Hanno entrambi respinto l'accusa di aver abusato di una 47enne, i due santagatesi arrestati dai carabinieri qualche giorno fa. Antonio Fulgieri, 62 anni, al quale è stato contestato anche il sequestro di persona, lo ha fatto in videocollegamento dal carcere, dove era già detenuto perchè sta scontando una pena definitiva, nel quale gli era stata notificata l'ordinanza con lo stesso tipo di custodia cautelare.
Assistito dall'avvocato Lucrezia D'Abruzzo, ha sostenuto che conosceva la donna, della cui compagnia aveva goduto già in altre occasioni, quando insieme avevano mangiato e bevuto, escludendo sia di averla costretta a salire a bordo della sua motoApe, sia a subire atti sessuali nella sua abitazione, che lei aveva frequentato in precedenza.
Dal canto suo, Raffaele Buffolino (avvocato Claudio Suppa), 57 anni, per il quale erano stati disposti i domiciliari, ha negato ogni addebito di violenza, precisando di aver raggiunto la casa di Fulgieri perchè quest'ultimo, che non ha l'auto, gli aveva chiesto di accompagnare la malcapitata – è rappresentata dall'avvocato Ettore Marcarelli- da un conoscente della stessa.
Una ricostruzione, quella offerta al gip Gelsomina Palmieri, opposta a quella del sostituto procuratore Maria Colucci e dei militari della Stazione di Dugenta e della Compagnia di Montesarchio, secondo i quali Fulgieri, raggiunto il suo domicilio, avrebbe chiuso la porta a chiave ed avrebbe riivolto le sue 'attenzioni' alla 47enne. E altrettanto avrebbe fatto poi Buffolino, giunto successivamente.
L'attesa ora è per la decisione del Gip sulle richieste di revoca della misura avanzate dai legali dei due indagati.
