Riaffidare la bimba ad una delle sorelle della madre. E' la richiesta contenuta nel ricorso al presidente del Tribunale per i minori curato dall'avvocato Antonio Leone, difensore della mamma del piccolo di 5 mesi, di Benevento, avvenuta il 28 gennaio al Santobono di Napoli per le conseguenze di un trauma cranico.
Alla donna è stata infatti tolta in via precauzionale, una settimana fa, la figlioletta di 4 anni, ora ospite di una casa famiglia. Una decisione adottata dallo stesso Tribunale, che aveva nominato l'avvocato Maria Di Vaia come tutore e l'avvocato Marianna Corbo, stabilendo anche per la genitrice la facoltà, non ancora esercitata perchè mancherebbero le informazioni sulla struttura di accoglienza, di poter far visita alla bambina.
Come è ampiamente noto, la madre è stata tirata in ballo per omicidio volontario, al pari di due zii, nell'inchiesta del sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro, che qualche giorno fa ha decretato il sequestro, operato dai carabinieri, dei loro cellulari.
Tappe di un'attività investigativa che sarà supportata dai risultati dell'autopsia del medico legale Emilio D'Oro, alla quale aveva preso parte, come consulente dei tre indagati, il dottore Michele Selvaggio. L'esame avrebbe escluso la presenza di altre fratture, ma il quadro definitivo sarà possibile ottenerlo quando saranno disponibili tutti i dati, compresi quelli istologici e anatomopatologici.
Una storia drammatica, iniziata il 16 gennaio, quando il piccolo era stato ricoverato al Fatebenefratelli di Benevento. Dopo alcuni giorni era tornato a casa, ma la sera 25 gennaio era stato trasportato d'urgenza, evidentemente perchè stava male, al pronto soccorso del San Pio di Benevento dove era stato sottoposto ad una Tac e dichiarato in prognosi riservata. Ne era stato disposto l'immediato trasferimento, compiuto in elicottero, al Santobono, dove, nonostante gli sforzi dei medici, il suo cuoricino aveva messo di battere per sempre.