Macellazione abusiva, ricettazione, animali maltrattati: 8 indagati e sequestri

Operazione dei carabinieri, decreto del Gip. Sigilli a Calvi ed in altri centri

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Benevento.  

AGGIORNAMENTO 18 FEBBRAIO

I LEGALI DI ROCCO DE LUCA: IL NOSTRO ASSISTITO E' DECEDUTO DA  ALMENO 2 ANNI

In una nota gli avvocati Vincenzo Fiume e Pasquale Penna precisano che il signor Rocco De Luca, titolare di una macelleria a Mirabella Eclano, "non ha subito perquisizioni e sequestri, nè ricevuto avvisi di garanzia, anche perchè è deceduto da almeno due anni".

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Otto persone indagate, disseminate tra San Giorgio del Sannio, San Giorgio La Molara, Circello, Tocco Caudio, Mirabella Eclano ed Ariano Irpino, il sequestro di impianti di macellazione, aziende e allevamenti. Sono i numeri dell'operazione condotta dai carabinieri, che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo firmato dal gip Gelsomina Palmieri su richiesta della Procura.

I militari hanno fatto tappa in più centri della provincia di Benevento, dove hanno apposto i sigilli ad allevamenti, aziende zootecniche, aziende agricole e macellerie tra San Giorgio La Molara e Circello, e ad un macello a Calvi.

 L'elenco degli indagati include Carmine Corraro, 39 anni, di Tocco Caudio, Achille D'Alessandro, 42 anni, di San Giorgio del Sannio, Massimo Leppa, 36 annni, di San Giorgio La Molara, Vincenzo Leppa, 67 anni, di San Giorgio La Molara, Rocco Massimiano, 66 anni, di Circello, Raffaele Spartaco, 61 anni, di Ariano Irpino, Luigi Zerillo, 35 anni, di San Giorgio La Molara.

Il provvedimento cautelare, adottato dal Gip per le attività di D'Alessandro, Vincenzo Leppa, Rocco e Zerillo, è invece stato respinto per Spartaco. No della dottoressa Palmieri anche alla misura cautelare proposta per Rocco. Come amministratori giudiziari dei beni sequestrati il giudice ha nominato le commercialiste Stefania Viscione e Tiziana Polcino.

Nessuna richiesta di sequestro è stata invece avanzata per Corraro e Massimo Leppa. Nel motivare il sequestro, il Gip sottolinea la “persistenza e l'attuale operatività delle attività ove sono stati riscontrati i reati contestati”; da qui “la cautela reale, al fine di evitare che possano essere continuate le medesime condotte”.

Le ipotesi di reato prospettate a vario titolo vanno dalla macellazione clandestina e dal maltrattamento di animali alla ricettazione ed al falso.

Nel mirino degli inquirenti sono finite la presunta macellazione di animali di dubbia provenienza e non sottoposti a controllo sanitario, e la messa in commercio di carni prive di tracciabilità. Due le informative: una dei forestali di San Marco dei Cavoti, l'altra dei Nas, tra il 2019 ed il 2020, che avrebbero consentito di ricostruire le condotte ipotizzate.

Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Castiello, Mario Izzo, Sergio Rando, Fabio Russo, Daniele Bonavita.