Appello su De Girolamo e altri assolti, a Napoli sfileranno più dirigenti Asl

Rinnovata l'istruttoria dibattimentale per due vicende. Disposto l'esame di Pisapia e Falato

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Benevento.  

Dall'esame di due imputati – Felice Pisapia ed Arnaldo Falato – all'escussione  dei testimoni indicati dal Pm: da Giovanni De Masi, dirigente dell'Unità Provveditorato, a Giovanni Carrozza, direttore amministrativo del Fatebenefratelli, Emma Bianco, dall'agosto 2012 nominata responsabile dei settori Provveditorato ed Economato dell'Asl, Antonio Clemente, dirigente Affari generali, Maria Calandra, per 13 anni responsabile del servizio di emergenza sanitaria territoriale sannita, Anna Pocino, della segreteria della direzione Asl, Alfredo Gorgionio, dipendente Asl di Benevento, e Maurizio Liguori.

Definito un calendario: il 22 febbraio toccherà deporre a De Masi, Pocino e Bianco, il 1 marzo a Clemente, Calandra e Carrozza, l'8 marzo a Liguori e Gorgonio, cui seguirà, come chiesto dalla difesa, l'esame di Pisapia e Falato.

Citazione in aula anche, sul versante difensivo, per Tommaso Zerella, direttore Del Dipartimento prevenzione Asl, Rita Angrisani, all'epoca al vertice del distretto sanitario di Benevento, e il dottore Giuseppe Santamaria, al quale erano stati affidati i controlli sul Fatebenefratelli.

E' quanto disposto dalla Corte di appello, che ha anche accolto l'eccezione di inammissibilità del ricorso del Pm su una turbativa di gara, nel processo, di cui è stata dunque rinnovata l'istruttoria dibattimentale, contro la sentenza con la quale il Tribunale di Benevento, il 10 dicembre del 2020, ha assolto perchè il fatto non sussiste, le otto persone tirate in ballo dal cosiddetto troncone politico dell'indagine sull'Asl condotta dalla guardia di finanza.

Il giudizio di secondo grado è stato determinato dall'appello del sostituto procuratore Assunta Tillo nei confronti di sei persone in relazione a due vicende, tra le tante emerse dalle registrazioni operate da Pisapia nell'abitazione paterna di De Girolamo, nelle quali erano stati ravvisati gli addebiti di concussione, tentata concussione e turbativa di gara, quest'ultima esclusa.

Si tratta di Felice Pisapia (avvocati Vincenzo Regardi e Claudio Botti), ex direttore amministrativo, dell'ex parlamentare Nunzia De Girolamo (avvocati Domenico Di Terlizzi e Giandomenico Caiazza), di Arnaldo Falato (avvocato Mario Verrusio), ex responsabile budgeting, Luigi Barone (avvocati Vincenzo Sguera e Gaetano Coccoli) e Giacomo Papa (avvocato Salvatore Verrillo), chiamati in causa come collaboratori di De Girolamo, e dell'ex direttore generale Michele Rossi (avvocato Roberto Prozzo).

Come più volte ricordato, la prima vicenda, contestata a Rossi, De Girolamo, Barone, Papa, Falato e Pisapia, riguarda la concussione – il Tribunale l'aveva qualificata come violenza privata- di cui sarebbe rimasto vittima Giovanni De Masi, dirigente dell'Unità Provveditorato. Una persona ritenuta non gradita dal punto di vista politico, che sarebbe stata 'invitata' a sospendere quattro gare già bandite e prossime alla scadenza – tra il 14 e il 26 ottobre 2011 - (cure domiciliari, trasporto infermi in emergenza, disinfestazione e derattizzazione, pulizie) e a lasciare l'incarico ricoperto. De Masi aveva chiesto il trasferimento per motivi di carattere familiare e personale, secondo la Procura sarebbe stato costretto a farlo.

C'è poi il capitolo del bar del Fatebenefratelli, prospettato solo per Rossi e De Girolamo: la Procura ritiene che ci sarebbe stato il tentativo di costringere Fra Pietro Cicinelli, legale rappresentante del Fatebenefratelli di Benevento, “attraverso una intensificazione dei controlli da parte dei funzionari Asl sulle prestazioni sanitarie erogate, ad adottare ogni provvedimento idoneo a far rilasciare alla ditta 'Mario Liguori srl' i locali occupati, così da consentire la stipula di un nuovo contratto per la gestione del bar con Giorgia Liguori, cugina della De Girolamo”.

Una della parti civili, la Sanit, con l'avvocato Natale Polimeni, ha impugnato anche, ai soli fini civili, l'assoluzione di Gelsomino Ventucci (avvocati Paolo Abbate ed Emilio Perugini), ex direttore sanitario.