Quando si è sulla giostra della politica e poi si deve scendere: fateci ridere

L'alternanza della lottizzazione

quando si e sulla giostra della politica e poi si deve scendere fateci ridere
Benevento.  

Eppure, nessuno meglio di loro sa che le cose vanno così. Perchè, quando si fa parte della corte dei beneficiati dalla politica pro tempore, quella che distribuisce nomine, incarichi e trasferimenti, si è consapevoli che in molti casi non potrà essere per sempre.

Lo prevede la regola non scritta dell'alternanza della lottizzazione: un giorno a te, un giorno all'altro. Questione di equilibri e di casacche indossate al momento giusto, di scelte che, a seconda dei tempi, vengono indirizzate talvolta in un senso, talvolta in quello opposto.

E allora, perchè abbandonare la sportività quando si viene invitati a scendere dalla giostra sulla quale si è saliti con le identiche modalità?. Certo che esistono graduatorie, selezioni e criteri, ma anche il possesso dell'iscrizione come socio benemerito ad una bocciofila – non ce ne vogliano gli appassionati – può spesso essere determinante nell'attribuzione di un ruolo.

Le cronache sono da sempre zeppe di inchieste su un modus operandi tutto italiano, quello che disprezza il merito e la competenza, prediligendo, ovviamente, l'appartenenza. Se si è nell'elenco di coloro che hanno già avuto, si deve restare in silenzio e attendere il prossimo giro, senza lamentarsi contro il destino cinico e baro che all'improvviso ti riserva un'altra soluzione perchè, nel frattempo, a muovere la ruota panoramica sono arrivate persone diverse da quelle a cui si è fatto riferimento.

Nuovo giro, nuova corsa: venghino signori, venghino. E senza mettere il broncio, perchè scorre così la vita di quanti decidono di infilarsi, per trarne vantaggi, nel cono di luce dei potenti di turno. L'alternativa esiste, eccome: nessuno è obbligato a piegarsi per raggiungere posizioni che sembrano importanti perchè significano potere. E' complicato lasciarlo, è vero, dopo essersi abituati a praticarlo, ma i giostrai di turno non concedono sconti: devono accontentare un po' tutti, ripagare in qualche modo l'impegno che hanno ricevuto in termini di supporto nella ricerca del consenso.

Non è giusto? E' vero, ma lasciate che a gridarlo siano i tantissimi che si tengono a distanza di sicurezza da un certo mondo. Il resto, se permettete, è solo noia che ha però un merito: scatena una fragorosa risata.