False vaccinazioni, docente sannita avrebbe indirizzato la sorella e una collega

Lunedì incarico per consulenza su cellulari e computer. Green pass revocati, decreto del Gip

false vaccinazioni docente sannita avrebbe indirizzato la sorella e una collega
Benevento.  

L'appuntamento è in programma lunedì prossimo dinanzi al sostituto procuratore presso il Tribunale di Napoli John Woodcock, che affiderà ad un proprio consulente – e altrettanto potranno fare in quell'occasione i 38 indagati con la nomina di un loro tecnico -l'incarico di effettuare la copia, per la successiva analisi, dei dati contenuti in telefoni cellulari, computer e tablet sequestrati dai carabinieri del Nas, il 26 gennaio, durante le perquisizioni disposte nell'inchiesta sulle false vaccinazioni nell'hub istituito nella "Fagianeria" del Museo di Capodimonte.

Un'ulteriore novità l'ha invece restituita il Gip, che ha convalidato il sequestro preventivo del Pm, e adottato il relativo decreto, con il quale il 2 febbraio erano stati revocati i green pass di coloro che sono stati chiamati in causa.

Tra loro figurano due docenti che lavorano nel Sannio: uno in un centro della Valle telesina (è stata chiamata in causa anche la sorella, dipendente privata), l'altra a pochi chilometri da Benevento, difesi dagli avvocati Ettore Marcarelli e Gerardo Giorgione. Ad entrambi sono dedicati alcuni passaggi del provvedimento, anche se l'attenzione è puntata soprattutto sul professore, che, dopo la finta inoculazione della dose, dispersa in un tampone di ovatta, avrebbe procurato altri 'clienti', si sarebbe interessato per la sorella ed avrebbe indirizzato la collega.

L'indagine, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, dalle immagini registrate dai carabinieri del Nas nel centro vaccinale napoletano, e successivamente corroborata dalle confessioni rese durante gli interrogatori di garanzia da un infermiere addetto alle vaccinazioni e da un operatore socio sanitario, entrambi arrestati, ha tirato in ballo dipendenti Asl, del Ministero dell'Istruzione e dell'Università, dei Ministeri della Giustizia e dell'Interno: quattro di loro risiedono nelle province di Avelino e Salerno, gli altri in quella di Napoli e non solo..

Secondo gli inquirenti, dopo essere stati procacciati e veicolati per il tramite di una guardia giurata, ancora non identificata compiutamente, all'interno di un determinato box, ai pazienti, che avrebbero sborsato 150 euro a testa, non sarebbe stato somministrato il vaccino, che sarebbe stato gettato..