Quella mancata precedenza li aveva mandati su tutte le furie, ecco perchè il nipote, che viaggiava con il nonno, aveva riempito di botte– secondo la Procura – un automobilista. All'epoca – nel 2019 –, lui aveva 76 anni, l'altro, suo omonimo secondo la migliore tradizione, 27.
Sono stati spediti a giudizio dinanzi al giudice Graziamaria Monaco, dopo una iniziale richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore Maria Colucci che riteneva non sussistenti, le condizioni di procedibilità, e contrastata dalla parte offesa, per lesioni aggravate.
Difesi dall'avvocato Salvatore Ermanno, sono stati chiamati in causa per un episodio risalente al 13 settembre di due anni fa, che gli inquirenti hanno così ricostruito. Tutto era accaduto a Grottaminarda, mentre i due imputati percorrevano a bordo di una Toyota Land Cruiser– al volante il più anziano – via delle Viti.
A scatenare il gesto sarebbe stato un dissidio per una precedenza scattato con un 37enne – parte civile con l'avvocato Tullio Tartaglia- che era alla guida della sua auto. Il pensionato avrebbe intimato al malcapitato di fermarsi, il giovane sarebbe sceso dalla macchina e lo avrebbe colpito al volto con un pugno, provocandogli un trauma facciale e la frattura del setto nasale giudicati guaribili in trenta giorni dai medici ai quali aveva dovuto far ricorso.