E' finita al centro di una indagine della polizia per la quale è accusata di essere la presunta responsabile del furto di merce all'interno dell'Oviesse a Benevento, dove ha lavorato fino a quando è stata licenziata. Una condotta che il sostituto procuratore Francesco Sansobrino ha chiesto di sanzionare con una multa di 5700 e passa euro. Un decreto penale di condanna proposto al Gip, al quale si opporranno gli avvocati Fabio Russo e Kalapna Marro, difensori di una ultracinquantenne della provincia di Avellino.
Due gli episodi che le sono stati addebitati, entrambi risalenti al 22 settembre del 2021. Il primo si era materializzato allorchè la commessa, al termine del turno di servizio, era stata bloccata all'uscita dall'attività commerciale per l'attivazione del sistema antitaccheggio. All'interno della sua borsa erano stati rinvenuti pantaloni e calze, per un importo complessivo di circa 15 euro, che avrebbe prelevato dagli scaffali.
L'altra vicenda chiama in causa, come concorrente, anche una persona allo stato “non compiutamente identificata”, che sarebbe andata via senza pagare tutine e asciugamani, per un valore di 75 euro, che erano stati custoditi in due buste con il marchio del locale. Prodotti ai quali l'imputata, che svolgeva funzioni di cassiera, avrebbe tolto il congegno antitaccheggio, così da evitare problemi alla barriera.
Un'inchiesta supportata anche dall'analisi delle immagini registrate dalle telecamere interne, costata alla donna la perdita del posto di lavoro e, ora, la richiesta di condanna a sborsare, come detto, oltre 5700 euro.