Io, avvocato non vaccinato, non potrò andare in Tribunale

Intervista all'avvocato Nunzio Gagliotti: "Non farò mai una dose di vaccino"

io avvocato non vaccinato non potro andare in tribunale

Ingresso al Palazzo di giustizia, scattate le verifiche sui green pass

Benevento.  

Le sue posizioni sono note e più volte espresse anche pubblicamente. “Sono per la libertà, non farò mai una dose di vaccino in nome di alcuni diritti”, ribadisce l'avvocato Nunzio Gagliotti, di Benevento. Lo incontro in Tribunale, ne approfitto per chiedergli cosa pensi delle nuove regole sull'accesso al Palazzo di giustizia. Mi mostra il referto, con tanto di risultato, di un tampone salivare al quale si è sottoposto ieri.

“Sono stato costretto a farlo in fretta e furia a Vasto per partecipare ad un processo per bancarotta fraudolenta in programma dinanzi al Tribunale abruzzese. E al termine dell'udienza ho spiegato al presidente del collegio che non ci sarò nel prossimo appuntamento in aula in programma il 1 marzo”. Perchè, a partire dal 15 febbraio, l'ingresso per il legale, che ha superato i 50 anni, potrà avvenire solo se munito di 'green pass rafforzato' o del cosiddetto 'super green pass'.

“Si tratta di decisioni che reputo eversive dell'ordinamento democratico e costituzionale”, commenta Gagliotti, “perchè negano il diritto al lavoro. Autorevoli costituzionalisti hanno ribadito che quando sono in ballo diritti fondamentali, non è possibile annullarli”.

Prevale quello alla salute pubblica, replico. “Vero è che in astratto è possibile imporre il trattamento sanitario, ma non può avvenire in modo coercitivo, pena la perdita del proprio lavoro. E' una cosa assurda ed inconcepibile”, risponde. Obietto che il 90% dei cittadini ha accettato la vaccinazione, e che non mi sembra chiaro perchè debba avere ragione una minoranza che peraltro si va assottigliando, lui argomenta che “le persone si sono adeguate con fiducia a questa sostanziale imposizione, senza rendersi conto che, prima dell'inoculazione, sarebbe stata necessaria una prescrizione medica preventiva, frutto della valutazione delle condizioni del paziente”.

La sua attenzione si sposta poi sull'assenza di “una farmacovigilanza attiva sulle conseguenze del vaccino”. Perchè, aggiunge il professionista, “adesso è il medico, a mio modo di vedere arbitrariamente, che si assume la responsabilità di dire se un evento negativo è collegabile o meno al vaccino”.

Secondo Gagliotti, “è fondamentale sollecitare il più possibile lo spirito critico”. Considerazione giustissima, peccato per i temi (degli stereotipi, a parere di chi scrive) che riempiono il prosieguo della chiacchierata. Quella nella quale ricorda che “ci affidiamo a prodotti di multinazionali che fanno affari in borsa”, che “Draghi Mario - scrivilo, per cortesia, mi dice -dopo aver distrutto l'jndustria italiana come dirigente del Tesoro è passato a Goldman Sachs”. Parola dell'avvocato Nunzio Gagliotti.

P.S. Questa mattina, intanto, non sono stati registrati particolari problemi per l'accesso al Tribunale, con il lavoro di verifica - vedi foto- sul possesso del green pass curato dalle guardie giurate della Cosmopol. In alcuni frangenti l'attesa è leggermente aumentata, ma nulla di particolarmente disagevole, tenendo anche conto dell'uso del metal detector per ispezionare il contenuto di borse e valigie.