Annullata dalla Cassazione, con rinvio dinanzi ad una diversa sezione del Riesame, la decisione con la quale nel giugno del 2021 lo stesso Riesame aveva confermato l'ordinanza adottata ad aprile dal gip Vincenzo Landolfi che aveva disposto l'interdizione per un anno dall'esercizio della professione per quattro commercialisti ed un avvocato.
Una misura stabilita nell'inchiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo e della guardia di finanza sulle procedure di concordato preventivo e fallimento, che aveva colpito alcuni dei componenti lo studio Porcaro: oltre a Mario, Laura Paglia, Andrea Porcaro, dell'avvocato Fabrizia De Nigris, tutti rappresentati dall'avvocato Giuseppe Iannaccone, e Vincenzo Catalano (avvocato Italo Palumbo), anch'egli commercialista, di Benevento.
Nel mirino degli inquirenti, come più volte sottolineato, sono finiti le procedure di concordato preventivo e di fallimento, che – questo l'impianto accusatorio - sarebbero state ritardate, impedendo ai creditori di recuperare i soldi, ed il ruolo dello studio di Mario Porcaro.
Si tratta di una indagine che a novembre ha fatto registrare una ulteriore novità, con l'applicazione della stessa misura interdittiva, da parte del Riesame, a nove persone – commercialisti e imprenditori – per le quali il Gip non aveva ritenuto di doverlo fare, e ad altre tre nei cui confronti l'aveva inizialmente disposta ma non per tutte le ipotesi di reato prospettate.