Maltratta e minaccia l'ex in un'area di servizio, 43enne ai domiciliari

Durante un appuntamento per discutere della gestione della loro figlia minore

maltratta e minaccia l ex in un area di servizio 43enne ai domiciliari
Benevento.  

Maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali e minaccia nei confronti della ex compagna sono le ipotesi di reato contestate ad un 43enne della provincia di Benevento destinatario di una misura cautelare agli arresti domiciliari eseguita questo pomeriggio dagli agenti della Squadra Mobile della Questura Sannita che hanno condotto le indagini coordinate dalla Procura di Benevento.

Attività investigativa avviata a novembre scorso quando “nel piazzale di un distributore di carburante della città – spiega il procuratore capo Aldo Policastro -, ove l’indagato aveva dato appuntamento all’ex compagna per discutere in merito alla gestione della loro figlia minore”.

Secondo l'accusa il 43enne in quell'occasione aveva aggredito la donna mentre si trovava ancora all’interno della propria autovettura, “afferrandola con violenza per i capelli e trascinandola fuori dal veicolo, nonché intimandole di salire in macchina con lui e strattonandola per farla salire, nonostante il fermo diniego opposto dalla vittima. La violenza dallo stesso perpetrata per trascinarla fuori dalla autovettura era stata tale da farle perdere le scarpe, finché la persona offesa non riusciva a liberarsi dalla presa dell’indagato e a rifugiarsi nel bar”.

Episodio che si era svolto dinanzi a numerose persone che si trovavano nell'area di servizio.

“Le attività di indagine, coordinate dalla Procura e avviate tempestivamente dal personale della Polizia di Stato a seguito della denuncia della persona offesa, consistite nell’acquisizione di ulteriori fonti dichiarative e documentali, hanno consentito di raggiungere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, non solo in relazione al predetto episodio di violenza ma anche ai maltrattamenti dallo stesso perpetrati in danno della ex convivente, non appena quest’ultima gli aveva comunicato la propria intenzione di porre fine alla loro relazione, gravi indizi in ordine a episodi di violenza, minaccia, ingiurie e offese spesso legate a futili motivi di gelosia.

La misura oggi eseguita – conclude il dottore Policastro - è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva”.