Aveva chiesto l'adozione di una misura cautelare per tre indagati, incrociando però il no del Gip, il sostituto procuratore Assunta Tillo, titolare di una inchiesta, quella sull'inquinamento dei fiumi, che ieri ha fatto registrare l'esistenza di un ulteriore troncone relativo ai rapporti tra Comune e Gesesa.
Nove le persone chiamate in causa in questa fase - il numero complessivo sarebbe però più alto-, alcune destinatarie di un invito a rendere interogatorio a febbraio. La richiesta del Pm aveva riguardato, in particolare, Piero Ferrari, fino al gennaio 2019 amministratore delegato di Gesesa, Giovanni Colucci, commissario straordinario dell'Ato Calore-Irpino e dall'ottobre del 2018 commissario liquidatore dello stesso, Oreste Montano, ingegnere. Da qui l'appello al Riesame, che sarà discusso il prossimo 11 febbraio: un appuntamento per il quale sono stati ovviamente avvisati gli interessati, difesi dagli avvocati Marcello D'Auria, Andrea De Sanctis, Raffaele Tecce e Giambattista Colucci.
Il nuovo filone investigativo riguarda l'affidamento alla Gesesa della gestione del Servizio idrico integrato, avvenuta nel 2018. Un capitolo per il quale sono stati tirati in ballo, per una ipotesi di abuso d'ufficio, oltre ai già ricordati Ferrari, Colucci e Montano, Mario Pasquariello, assessore comunale ai Lavori pubblici, Maurizio Perlingieri, dirigente del settore di Palazzo Mosti, e Giovanni Quarantiello – tutti assistiti dall'avvocato Sergio Rando -, all'epoca capogruppo in consiglio di una delle liste a supporto del sindaco Mastella, primo firmatario di un emendamento, sottoscritto anche da altri rappresentanti dell'assise. Nel mirino una delibera proposta da Pasquariello e approvata dalla Giunta e dal Consiglio, ritenuta illegittima perchè l'affidamento sarebbe dovuto andare solo a società interamente pubbliche.
All'elenco si aggiungono poi Pasquale Schiavo, responsabile servizio manutenzione della Gesesa, Giovanni Tretola, capo tecnico della società, e Giovanni Moriello, geologo, difesi, tra gli altri, dall'avvocato Vincenzo Regardi.
Per Moriello e Schiavo, in concorso con Montano e Ferrari, una ipotesi di abuso d'ufficio, per Tretola, in concorso con Ferrari, Montano e Schiavo, una ipotesi di falso in relazione allo studio di prefattibilità tecnica ed economica del sistema depurativo di Benevento.