Appalto Autostrade, Riesame decide su arresti di Rillo, Bargone, Venturi e Voci

Sono ai domiciliari dal 9 dicembre, discussi questa mattina i ricorsi

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Benevento.  

Le difese hanno offerto questa mattina i loro argomenti per chiedere l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare firmata, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, dal gip Pietro Vinetti, ora la parola è dell'ottava sezione del Riesame di Napoli, che dovrà decidere sul provvedimento con il quale, una ventina di giorni fa, quattro persone sono finite agli arresti domiciliari nell'inchiesta su un appalto di Autostrade.

Si tratta di Fulvio Rillo (avvocati Sergio Rando e Claudio Sgambato), 57 anni, imprenditore, di Ponte, Gian Paolo Venturi (avvocati Aldo Meyer e Luigi Stortoni), 66 anni, di Argenta ( Ferrara), ex dirigente di Coopcostruzioni; Vincenzo Voci (avvocato Gianrico Ranaldi), 45 anni, di Catanzaro, contract – manager di Aspi, e Antonio Bargone (avvocati Marcello D'Auria e Claudio Marchiolo), 74 anni, di Brindisi, presidente del Cda di Sat.

Nel mirino dei carabinieri, come è noto, la gara per le tratte autostradali della DT6 di Cassino - Lotto 7 - per un valore di 76milioni e 500 mila euro (luogo di esecuzione Puglia, Campania, Lazio), per la quale sarebbe stata promessa una presunta tangente di 360mila euro – lo 0,5% dell'importo complessivo - di cui sarebbe stata pagata subito una prima tranche da 60mila euro.

Le ipotesi di reato a vario titolo: corruzione aggravata, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Voci e Venturi avevano scelto di rispondere al Gip durante l'interrogatorio di garanzia, mentre gli altri due.si erano avvalsi della facoltà di non farlo.