L'ultima, grandissima gioia gliel'ha regalata Simona, la sua prima nipote, laureandosi come lui con il massimo dei voti. Era il momento che stava attendendo, prima di lasciare la vita terrena, il giudice Mario Stranges, scomparso a 91 anni.
Originario della provincia di Catanzaro, aveva conseguito a soli 22 anni la laurea in Giurisprudenza a Perugia, poi aveva superato brillantemente il concorso in magistratura, prestando giuramento nel 1958. Dopo l'uditorato a Roma all'Accademia superiore della magistratura, il dottore Stranges era stato assegnato come pretore a Cirò.
Nel 1968 il suo arrivo a Benevento, dove aveva ricoperto gli incarichi di presidente del Collegio penale, di giudice istruttore, gip, presidente della Sezione penale e della Corte di assise, impegnato in indagini e processi di alto profilo. Dopo aver retto per un periodo il Tribunale di Benevento, aveva concluso la carriera come presidente del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi. Infine, presidente onorario di Cassazione e grande ufficiale al merito della Repubblica.
Magistrato di straordinaria competenza e di notevole rigore, Stranges ha da sempre coltivato, accanto a quello per il Diritto, l'amore per la ricerca storica. Ricchissima la sua biblioteca, enorme la curiosità intellettuale, in particolare per i Borgia, ai quali ha dedicato alcune opere, sempre centrate solo sull'analisi dei fatti, "di tutti i fatti- aveva spiegato in più occasioni-, per definire un quadro completo ed arrivare ad una ricostruzione scevra da ogni pregiudizio".
Ora che non c'è più, non mancherà soltanto alla moglie Margherita, alle figlie Teresa e Daniela, avvocati, ai nipoti Simona e Andrea e ai generi Sergio Rando e Antonio Del Mese. Lunedì alle 9, nella chiesa di San Gennaro, saranno celebrati i suoi funerali.
Ai familiari del presidente Mario Stranges le condoglianze di Ottopagine