“Chi domanda giustizia deve poter credere che le sue ragioni saranno ascoltate con attenzione e serietà; che il giudice potrà ricevere ed assumere come se fossero sue e difendere davanti a chiunque”. Sono le parole impresse sulla targa all'ingresso dell'istituto superiore di San Marco dei Cavoti intitolato al giudice Rosario Livatino, ammazzato nel 1990, a 38 anni, dalla mafia, che ha ospitato la Camera penale di Benevento con la nuova tappa del 'Progetto Scuola, un percorso sulla legalità attraverso i principi costituzionali”.
Il presidente Simona Barbone ed il consigliere Natascia Pastore hanno incontrato docenti e studenti delle classi V Ite (Istituto tecnico economico) e del Liceo classico, dando vita ad un confronto centrato, in particolare, sulla natura del processo, che non è quello mediatico, ma quello che si svolge secondo le regole nelle aule di giustizia.
Il progetto è infatti "diretto a promuovere l’educazione alla legalità ed il rispetto delle regole, con particolare riferimento ai principi costituzionali afferenti al processo penale; ha come obiettivo quello di fornire agli studenti un’adeguata informazione sul mondo della giustizia, inserendosi pertinentemente nell’ottica trasversale dell’insegnamento dell’educazione civica”.