Pugno ad un 27enne, piazza Piano di Corte interdetta a 20enne dalle 18 alle 6

La misura di prevenzione emessa dal questore Giobbi

pugno ad un 27enne piazza piano di corte interdetta a 20enne dalle 18 alle 6
Benevento.  

Meno di un mese fa il gip Maria Di Carlo lo aveva sottoposto all'obbligo di firma tre volte a settimana, ora è stato colpito del divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi di piazza Piano di Corte nonché di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi, per 2 anni, dalle ore 18 alle 6.00 del giorno successivo.

E' la misura di prevenzione – la decima dall'inizio dell'anno emessa dal questore Edgardo Giobbi - nei confronti di Francesco Cifiello, 20 anni, di Benevento, chiamato in causa dalle indagini del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri, supportate dall'analisi dei filmati delle telecamere e da alcune testimonianze, sull'episodio accaduto nella tarda serata del 22 settembre in piazza Vari. Dove, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sceso da una Nissan, avrebbe aggredito e sferrato calci e pugni ad un 27enne, ricoverato in prognosi riservata al Rummo.

Accompagnato dall'avvocato Antonio Leone, Cifiello si era subito presentato ai carabinieri, dove era stato interrogato dal Pm. Aveva sostenuto di essere intervenuto per sedare una lite scoppiata tra la persona ferita ed un suo amico. Inoltre, aveva aggiunto che subito dopo il 27enne avrebbe cercato di schiaffeggiarlo, e che lui, per tutta risposta, aveva reagito. Centrandolo con un paio di schiaffi ed un pugno al volto che aveva causato al malcapitato un trauma cranico commotivo nella regione temporale sinistra e la frattura del seno mascellare sinistro.

In una nota si legge che “la misura di prevenzione del D.Ac.Ur. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), resa più incisiva dopo l’omicidio del ventunenne Willy Montero Duarte, avvenuto a Colleferro il 06 settembre 2020 a seguito di un brutale pestaggio nei pressi di un locale pubblico. E' volta a contrastare, attraverso il divieto di accesso ai locali pubblici o di pubblico trattenimento, i fenomeni di degenerazione della cosiddetta movida giovanile e a tutelare la sicurezza dei luoghi interessati dal fenomeno. Eventuali violazioni alle prescrizioni impartite dal Questore sono sanzionate con l’arresto da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro”.