Siamo scappati quando abbiamo visto alcune persone armate, ma non abbiamo commesso alcun furto. Siamo entrati in quell'hotel abbandonato, come fanno in tanti, solo per curiosità. Una sciocchezza, certo, ma nulla a che fare con quel materiale – sette metri di grondaie di rame, cappa e canna fumaria di una cucina- che, secondo gli inquirenti, si preparavano a portare via.
E' quanto hanno sostenuto dinanzi al giudice Simonetta Rotili, Marco Senneca, 21 anni, già noto alle forze dell'ordine, di Telese, e Amin Benwadih, 20 anni, di Solopaca, da sabato ai domiciliari dopo essere stati fermati dagli agenti del Commissariato.
Lo hanno fatto durante l'udienza di convalida, che ha introdotto il giudizio per direttissima, rinviato in prosieguo al 24 gennaio dopo la richiesta di termine a difesa avanzata dall'avvocato Salvatore Verrillo per valutare la possibilità di ricorrere ad un rito alternativo per i suoi assistiti. Per i quali, contrariamente a quanto aveva proposto il Pm, non è stata adottata alcun misura cautelare: entrambi, dunque, sono tornati in libertà.