Condanna per concussione, processo improcedibile. La Corte dice no

Questione legittimità costituzionale respinta. Il Pg: confermare i 6 anni a De Libero e Colangelo

condanna per concussione processo improcedibile la corte dice no

A dicembre la sentenza per l'ex sindaco di San Lorenzo Maggiore e il capo ufficio tecnico del Comune

Benevento.  

La difesa aveva sollevato una questione di legittimità costituzionale, ritenendo, in soldoni, che possa essere applicata retroattivamente, essendo trascorsi più di due anni tra i due gradi di giudizio, la condizione di improcedibilità dell'azione prevista dalla recente riforma Cartabia. Ma la Corte di appello, in linea con quanto sostenuto dal Pg e dall'avvocato Antonio Di Santo, per la parte civile, ha detto no.

E' la novità emersa dal processo d'appello a carico di Emmanuele De Libero, dal 21 aprile del 2017 ex sindaco di San Lorenzo Maggiore, e Pellegrino Colangelo, capo dell'ufficio tecnico comunale, difesi dagli avvocati Claudio Sgambato, Roberto Prozzo e Giuseppe Stellato, che il Tribunale di Benevento aveva condannato a 6 anni per concussione.

Era il 27 settembre del 2018, in quella occasione il collegio aveva anche stabilito il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, alla parte civile,  il pagamento di una provvisionale di 10mila euro in favore della stessa, oltre a quella di 11mila euro al Comune.

Nel mirino del pm Donatella Palumbo e dei dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cerreto Sannita era finita, comee si ricorderà, una tangente che sarebbe stata pretesa dall'imprenditore Umberto Conti per un lavoro di infrastrutturazione, in subappalto, nell'area Pip del centro telesino.
De Libero e Colangelo erano stati arrestati il 9 febbraio del 2016, erano rimasti ai domicliari fino al 16 maggio del 2017.

Il processo a Napoli proseguirà il 29 novembre ed il 16 dicembre, quando, esauriti gli interventi dei legali di parte civile e della difesa – il Pg ha proposto la conferma della condanna -, arriverà la sentenza.