Candidato alle Comunali accoltellato, chiesta la condanna di tre persone

L'episodio del 2016. Le accuse a vario titolo: lesioni aggravate e favoreggiamento

candidato alle comunali accoltellato chiesta la condanna di tre persone

La sentenza il 23 novembre

Benevento.  

E' una storia che all'epoca aveva suscitato un notevole clamore. Eravamo nel maggio del 2016, in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Benevento, e la notizia dell'accoltellamento di un candidato – non eletto, così come avvenuto nell'ultima tornata – aveva fatto rumore.

L'implicazione politica era però subito stata esclusa per il ferimento di Daniele Attanasio, all'epoca 29enne, vittima di un episodio al centro di un processo – l'epilogo il 23 novembre, quando il giudice Francesca Telaro darà lettura del dispositivo della sentenza- che oggi ha fatto registrare la discussione delle parti, con l'accusa che ha proposto la condanna a 1 anno per tre persone chiamate in causa a vario titolo: Ivan Cavalluzzo (avvocato Gerardo Giorgione), 43 anni, imputato di lesioni aggravate, Pompeo Anzovino (avvocato Antonio Leone), 28 anni, Mikol Fallarino (avvocato Fabio Russo), 34 anni, che rispondono di favoreggiamento.

Secondo gli inquirenti, sarebbe stato Cavalluzzo, arrivato con una Nissa, ad entrare in un bar e a colpire Attanasio, a quanto pare perchè non avrebbe ricevuto i soldi per il suo lavoro di attacchino dei manifesti di propaganda, che si era rifugiato nel retrobottega, e Anzovino, che è dunque anche parte offesa. Il primo, centrato alla regione lombare, era stato giudicato guaribile in 15 giorni, 10 giorni di prognosi, invece, per Anzovino, che aveva riportato lesioni all'addome che avrebbe giustificato sostenendo di essersi fatto male mentre tagliava una fetta di pane.

L'allarme era scattato intorno alle 3 e mezza della notte, quando la Volante era intervenuta in via Napoli, angolo via Cocchia. Attanasio era stato rintracciato, sanguinante, lungo via Pacifico e soccorso. Aveva affermato di non conoscere colui che lo aveva colpito alle spalle, era stato trasportato al Rummo.

Al Fatebenefratelli, praticamente in contemporanea, i medici avevano prestato le cure ad Anzovino. Le indagini della Mobile, supportate dall'analisi delle immagini di una telecamera e dal contenuto di alcune intercettazioni telefoniche, avevano consentito di definire i contorni delle vicenda. Da qui il processo nei confronti di Cavalluzzo, Anzovino e Fallarino – gli ultimi due per le dichiarazioni rese – e, ora, l'attesa per la decisione.