Aveva solo 19 anni, il dolore e il difficilissimo compito di un genitore

Il dramma di San Salvatore Telesino

aveva solo 19 anni il dolore e il difficilissimo compito di un genitore
Benevento.  

Come si fa a descrivere anche solo sommariamente il dolore dei genitori e dei familiari del 19enne di San Salvatore Telesino morto ieri a Napoli dopo essersi sparato alla testa, secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo un litigio?

Le tantissime parole spese in queste ore non serviranno a suturare una ferita profondissima, una lacerazione che chiama in causa tutti e rimanda al compito, sempre più complicato, di un padre e di una madre, alla fragilità dei nostri ragazzi.

Che cosa ne attraversa l'anima di tanto devastante per farli diventare capaci di un gesto così terribile, cosa li spaventa a tal punto da renderli  permeabili ad ogni sollecitazione, anche la più negativa dal loro punto di vista, fino ad incupirli e a convincerli che non esista altra soluzione che non sia quella estrema?

Dubbi ed interrogativi che, di fronte ad un dramma di simili proporzioni, si pone chiunque abbia avuto la fortuna di ricevere in dono un figlio. Alzi la mano chi pensa di poter offrire una riposta. E' semplice, adesso, insistere sulla necessità di ascoltare attentamente i nostri giovani, provando a coglierne ogni segnale di disagio. Facile a dirsi, maledettamente difficile a farsi.

Perchè, per quanto i più grandi abbiano indubbie responsabilità anche nel relazionarsi adeguatamente con chi si affaccia alla vita e non sa quanto sia insidiosa e piena di trappole, è un'opera ardua riuscire a penetrare gli imperscrutabili meccanismi della mente. Ecco perchè è il caso di non giudicare, di non puntare il dito. Siamo tutti fallibili, noi che già conosciamo il mondo, figurarsi un ragazzo che aveva solo 19 anni.