AGGIORNAMENTO 22 OTTOBRE
Torna in libertà su decisione del Riesame Nicola Giamei (avvocato Silvio Falato), 20 anni, di Telese,uno dei giovani finiti agli arresti domiciliari agli inizi di settembre nell'indagine antidroga.
AGGIORNAMENTO 24 SETTEMBRE
Dagli arresti domiciliari, ai quali erano sottoposti da diciassette giorni, all'obbligo di firma.. E' la misura decisa dal Riesame per Pasquale Onofrio, 24 anni, e Brian Onofrio, 19 anni, di Telese, difesi dagli avvocati Giuseppe D'Agostino, Giuseppe Santagata e Gianluca De Vincentis.
AGGIORNAMENTO 21 SETTEMBRE
Rimesso in libertà dal Riesame, che ha annullato l'ordinanza, anche Umberto Formisano (avvocato Giuseppe Maturo), 22 anni.
AGGIORNAMENTO 16.45
Arresti domiciliari revocati a Girolamo Rossone, 22 anni, e Michael Danny Visco, 24 anni, di Telese, già giudicati per gli stessi fatti. Misura confermata dal gip, invece, per Umberto Formisano, 22 anni, per il quale, rispetto agli altri, è stata ravvisata una condotta diversa.
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Uno, un 20enne- era assente per un legittimo impedimento che ha determinato lo slittamento dell'interrogatorio, altri due -un 24enne e un 19enne anche loro di Telese, entrambi difesi dall'avvocato Carmela Amato – hanno respinto ogni addebito dinanzi al gip Maria Di Carlo, che li ha spediti agli arresti domiciliari, al pari di altri cinque persone, nell'inchiesta antidroga in Valle Telesina del sostituto procuratore Marilia Capitanio e dei carabinieri.
Si sono invece avvalsi della facoltà di non risponderei due 22enni e il 24enne, di Telese, il cui legale – l'avvocato Giuseppe Maturo – ha chiesto la revoca dell'ordinanza a carico dei suoi assistiti dopo aver depositato la documentazione relativa alla condanna che hanno subito a metà giugno con rito abbreviato per la coltivazione di 13 piante di cannabis lungo le sponde del fiume Calore.
Una vicenda per la quale erano stati arrestati dai militari della Stazione di Telese – e con loro anche un quarto giovane- il 10 settembre del 2020 e successivamente giudicati - come anticipato ieri-, riproposta nel provvedimento restrittivo, rispetto al quale il difensore ha evocato il ne bis in idem, il principio per il quale non si può essere giudicati due volte per lo stesso fatto.
Nelle prossime ore, acquisito il parere del Pm, la decisione del giudice.