Rapina alle Poste, "quel giorno è diventato padre": condannato a 8 anni e 6 mesi

Colpo a San Nicola Manfredi nel 2017, la sentenza per un 43enne di Napoli

rapina alle poste quel giorno e diventato padre condannato a 8 anni e 6 mesi

Un altro imputato aveva patteggiato

Benevento.  

Otto anni e 6 mesi: due anni in più di quelli proposti dal pm Marilia Capitanio. E' la condanna stabilita dal Tribunale per Giuseppe Vettosi, 43 anni, uno dei due napoletani – l'altro aveva patteggiato nel novembre del 2020 - accusati di aver messo a segno il 5 gennaio del 2017 una rapina alle Poste di San Nicola Manfredi. Oggi, dopo la deposizione, tra gli altri, dell'ex capo della Mobile Emanuele Fattori, la decisione del collegio giudicante, al quale l'avvocato Francesco Fusco, difensore dell'imputato, aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito, sottolineando l'assenza di prove ed una circostanza: quel giorno era diventato padre.

Secondo gli inquirenti, in concorso anche con una terza persona non identificata, Vettosi sarebbe stato responsabile del raid, che aveva fruttato un bottino di 70mila euro. Quella mattina aveva nevicato, intorno alle 8 un impiegato, che stava aprendo l'ufficio, ed un suo amico si erano trovati di fronte tre sconosciuti a volto coperto da una sciarpa e armati.

I malviventi avevano puntato una pistola sotto l'orecchio del dipendente e l'avevano minacciato di sparargli alle gambe, costringendolo ad aprire la cassaforte, dalla quale erano stati prelevati i soldi che custodiva. L'altro malcapitato era stato scaraventato a terra e trascinato con violenza all'interno dei locali, sempre sotto la minaccia di un'arma, poi gli era stata sottratta una Fiat Punto con la quale gli autori dell'incursione se l'erano squagliata, dopo aver abbandonato la Uno, rubata, usata per arrivare a San Nicola Manfredi.

La Punto era stata ritrovata a distanza di alcune ore, all'interno c'erano due cappellini di lana neri finiti al centro degli accertamenti della Scientifica di Napoli. Un lavoro che avrebbe consentito di desumere la sovrapponibilità del profilo genetico dei due imputati, nei confronti dei quali si era subito indirizzata l'attività investigativa della Mobile perchè dagli accertamenti attraverso il sistema di riconoscimento delle targhe era stata individuata l’autovettura utilizzata come staffetta il giorno della rapina.

Sulla stessa era stato installato un  apparecchio gps, dalle intercettazioni ambientali era saltato fuori l'8 febbraio del 2017 il piano per una rapina in banca in provincia di Piacenza. Erano scattati alcuni arresti, poi, nello scorso luglio, Vettosi e un 24enne erano stati spediti in carcere dal Riesame, che aveva accolto il ricorso della Procura di Benevento contro l'ordinanza adottata dal Gip nell'agosto del 2019.