Tutti condannati dal gup Vincenzo Landolfi i quattro giovani telesini che nel settembre dello scorso anno erano stati arrestati dai carabinieri, che li avevano sorpresi mentre coltivavano, in una zona impervia nelle vicinanze delle sponde del fiume Calore, 13 piante di cannabis.
Dopo il riconoscimento della modica quantità, queste le pene, sospese, che sono state decise al termine di un rito abreviato: 8 mesi a Girolamo Rossone, 22 anni, e Michael Danny Visco, 24 anni, 6 mesi a Umberto Formisano, 22 anni – difesi dall'avvocato Giuseppe Maturo- e Davide Fortunato Viola (avvocato Nico Salomone), 23 anni. Viola e Formisano sono stati assolti dall'accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Il pm Giulio Barbato aveva proposto la condanna a 6 mesi per Viola e Formisano e a 8 mesi di Rossone e Visco, mentre i difensori avevano chiesto l'assoluzione perchè il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto.
L'intervento dei militari era scattato nel corso della notte, quando, dopo aver individuato in precedenza gli arbusti- alti tra 65 centimetri e circa 2 metri –, avevano avviato un servizio di appostamento.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, arrivati a bordo di un Pickup Nissan Navara, i quattro erano scesi e, servendosi dell'acqua contenuta in alcune taniche, avevano innaffiato le piante, preoccupandosi anche di supportarle con dei tronchetti. Una scena andata in onda sotto gli occhi dei carabinieri, che li avevano bloccati e condotti in caserma.
Nel corso delle successive perquisizioni erano stati rinvenuti e sequestrati 2 bilancini di precisione, 11 bustine, contenenti 40 grammi complessivi di marijuana, già confezionate , 300 bustine vuote e un coltello con tracce di hashish.
Finiti ai domiciliari, i quattro indagati si erano avvalsi della facoltà di non rispondere al gip Gelsomina Palmieri, che li aveva rimessi in libertà con l'obbligo di firma: una misura alla quale non era sottoposto Viola, ora revocata per Formisano Visco e Rossone.