Era accusata di aver causato la morte di un pensionato, ma è stata assolta perchè il fatto non sussiste. Lo ha sentenziato il giudice Francesca Telaro al termine del processo a carico di Teresa Mandato (avvocato Luigi Bocchino), 36 anni, di Benevento, chiamata in causa dalle indagini sull'incidente accaduto il 24 febbraio del 2015 e costato la vita a Battista Pezzuto, 76 anni, anch'egli della città.
L'imputata era al volante della Fiat Seicento che, mentre percorreva la complanare della statale 372, in direzione Campobasso, aveva urtato con il lato sinistro dell'auto la manopola destra del ciclomotore in sella al quale viaggiava la vittima, che stava svoltando a sinistra.
In seguito all'impatto – questa la ricostruzione degli inquirenti – il 76enne aveva sbandato ed era caduto sull'asfalto, restando gravemente ferito. Aveva riportato traumi cerebrali e facciali, lesioni che avevano lentamente compromesso le condizioni del malcapitato, già affetto da alcune patologie, fino al momento in cui il suo cuore aveva smesso di battere per sempre.
Era l'11 maggio, il medico legale Monica Fonzo, su incarico della Procura, aveva curato l'autopsia, per la quale i familiari dell'uomo – successivamente erano stati risarciti -, rappresentati dall'avvocato Domenico Russo, avevano indicato come loro consulente il dottore Fernando Panarese.
A seguire, la chiusura dell'attività investigativa afffidata alla polstrada e la richiesta di rinvio a giudizio che nel 2017 il gup Gelsomina Palmieri aveva accolto, fissando l'inizio del processo. Si è concluso oggi con l'assoluzione della 36enne, così come proposto, anche se per la vecchia formula dell'insufficienza della prova, dalla Procura.