Uno è accusato di aver sparato ed ucciso una cavalla, oltre a ferire altri sette animali tra bovini ed altri equini, l'altro per omessa custodia di armi e munizioni. Si tratta di un 59enne e un 61enne di San Giorgio la Molara finiti nel mirino dei carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo.
Tutto è accaduto ieri sera nelle campagne del centro fortorino dove un allevatore ha fatto scattare l'allarme dopo che alcuni suoi animali si erano allontanati dalla stalla. Poco dopo l'uomo aveva sentito dei colpi di fucile. È stato a quel punto che ha deciso di far intervenire i carabinieri che durante un giro di perlustrazione hanno così rinvenuto la carcassa di una cavalla, colpita dai colpi esplosi con un fucile da caccia e altri sette animali, tra bovini ed equini, feriti sempre poiché attinti da colpi di arma da fuoco. Sul posto necessario anche l'intervento del veterinario dell'Asl.
Avviate le indagini, i militari sono riusciti ad individuare il presunto l’autore del gesto. Si tratta di un 59enne che, spiegano i carabinieri di San Bartolomeo in Galdo, “ha anche ammesso di aver sparato con un fucile da caccia detenuto regolarmente dal fratello 61enne che vive con lui, cercando di giustificarsi dicendo di aver avuto paura di essere aggredito da animali selvatici”.
I carabinieri a quel punto hanno quindi sequestrato non solo il fucile utilizzato dal 59enne per sparare, ma anche un altro fucile da caccia e svariate munizioni per l’omessa custodia da parte del fratello dell’uomo, che ne era il legittimo detentore e che aveva la responsabilità di impedirne ogni indebito utilizzo”. Al termine dell'operazione la carcassa del cavallo è stata sequestrata e sarà smaltita come impone la legge.