Quel vecchio pozzo artesiano, largo 1 metro e 20 centimetri e profondo 6 metri, metà dei quali riempiti dall'acqua, era diventata la trappola nella quale aveva perso la vita. C'era finito dentro inavvertitamente, mentre cercava asparagi. Era morto così, il 10 giugno del 2019, per asfissia da annegamento, Giuseppe Mercuri, 68 anni, di Pago Veiano. E' in quel buco che lo avevano rinvenuto a distanza di tre giorni dal momento in cui era sparito.
Un dramma approdato questa mattina dinanzi al gup Maria Di Carlo, che, così come aveva chiesto il sostituto procuratore Assunta Tillo, ha spedito a giudizio Luigi De Palma, 61 anni, di Pago Veiano.
Difeso dall'avvocato Nicola Colicchio, è stato chiamato in causa come affittuario del fondo nel quale si era consumata la tragedia: secondo il Pm, avrebbe omesso di adottare “mezzi di protezione e idonee segnalazioni di pericolo” in relazione a quel pozzo, che si presentava “privo di parapetto, non visibile in quanto ricoperto da erba alta, essendo il terreno incolto, ed accessibile a tutti”.
Giuseppe Mercuri – la moglie e i due figli si sono costituiti parti civili con l'avvocato Angelo Pica – si era allontanato da casa il 7 giugno al volante della sua Fiat Panda, con l'obiettivo di raccogliere asparagi. Il mancato rientro aveva preoccupato i familiari, che avevano dato l'allarme.
Erano partite le ricerche che avevano impegnato una cinquantina di persone, supportate anche da un elicottero e da droni dotati di termocamera. La macchina dell'uomo, molto conosciuto per aver guidato per tanto tempo lo scuolabus, era stata trovata ai margini di un campo nella zona di contrada Torre. Nessuna traccia, invece, del 68enne, che sembrava fosse stato ingoiato dal nulla.
Poi, il 10 giugno, la terribile scoperta del corpo della vittima, successivamente trasportato presso l'obitorio del Rummo, dove era stato sottoposto ad autopsia dal medico legale Massimiliano Dell'Aquila. Tre i destinatari degli avvisi di garanzia firmati dal Pm in vista dell'esame: oltre a De Palma, i proprietari del terreno, la cui posizione era stata poi archiviata.
Oggi l'udienza preliminare e la fissazione del processo: partirà il 14 gennaio del prossimo anno.