Tammarecchia, no alle misure per 3 tecnici e 2 imprenditori

Il Riesame ha respinto l'appello del Pm per 5 delle 12 persone già a giudizio

tammarecchia no alle misure per 3 tecnici e 2 imprenditori
Benevento.  

Respinto dal Riesame l'appello presentato dalla Procura contro il no del Gip all'adozione di misure interdittive – divieto di esercizio della professione e dell'attività- per tre tecnici e due imprenditori coinvolti, al pari di altre sei persone, nell'inchiesta sull'appalto per la realizzazione di una strada di collegamento, per un importo di circa 4 milioni di euro, tra le aree Pip di Reino, San Marco dei Cavoti e Molinara, interessata dal crollo del ponte sul torrente Tammarecchia e di una parte dell'arteria, off limits alla circolazione.

Si tratta di una inchiesta già sfociata, nel maggio dello scorso anno, nel rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Nell'elenco figurano Carlo Camilleri, Sergio Iadanza, Giuseppe De Rienzo, Matteo Donato Sebastiano, di Benevento, Bruno Borrillo, di Molinara, Donato Antonio Tornesello, Michele Valente, Americo Travaglione, di San Marco dei Cavoti, Pietro Boffa, di Reino, Antonio Chiusolo, Francesco Chiusolo, di Baselice, chiamati in causa come direttori dei lavori, progettisti, collaudatori, dirigenti del Comune di Reino, legali rappresentanti delle imprese esecutrici.

Truffa, falso e crollo colposo le accuse prospettate a vario titolo, ravvisate in un intervento di costruzione della strada che, secondo gli inquirenti, non sarebbe stato eseguito a regola d'arte, e rispetto al quale non sarebbero stati operati i necessari accertamenti sullo stato dei terreni sui quali era stato edificato il viadotto.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Angelo Leone, Roberto Prozzo, Luigi Diego Perifano, Guido Principe, Fabrizio Federici e Franco Marco. Per i Comuni di Reino e Molinara, parti civili, l'avvocato Vincenzo Sguera.

Come più volte ricordato, l'indagine è stata scandita, nel febbraio del 2020, dal sequestro del ponte, chiuso da anni, e di una rata di circa 200mila euro che la Regione deve erogare, ma non dei beni degli imputati. Un provvedimento ordinato dal Riesame, nuovamente interpellato dopo la decisione con la quale la Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura di Benevento, aveva annullato con rinvio la sentenza dello stesso Riesame, che nel luglio 2019 aveva confermato il no del gip Maria Ilaria Romano, appunto, ai sequestri.