Va dal fidanzato, che è ai domiciliari, e le bruciano l'auto

L'uomo, imputato nell'indagine sul clan Sparandeo, è tornato in carcere

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Benevento.  

E' tornato in carcere a distanza di un paio di mesi dal momento in cui l'aveva lasciato, ottenendo i domiciliari. E' stato il gup di Napoli a disporre l'aggravamento della misura per una delle dieci persone che hanno scelto il rito abbreviato dopo essere state tirate in ballo dall'indagine della Mobile avviata dal sostituto procuratore Assunta Tillo, e poi trasmessa per competenza alla Dda, sul clan Sparandeo.

Un'inchiesta per la quale il 26 aprile dovrebbe arrivare la sentenza, che ora fa registrare una novità relativa ad uno degli imputati. La decisione di spedirlo nuovamente in carcere sarebbe infatti legata ad un episodio accaduto alcuni giorni fa nel centro abruzzese in cui l'uomo si trovava agli arresti in casa.

Secondo una prima ricostruzione, l'auto della compagna, che da Benevento era andato a fargli visita, pur non potendolo fare, era stata data alle fiamme. Un incendio di natura dolosa, finito al centro degli accertamenti dei carabinieri e, poi, della scelta del giudice di disporre la custodia in carcere per l'uomo, difeso dall'avvocato Antonio Leone.