Clan Sparandeo, carcere in isolamento Covid: sentenza rinviata

Inchiesta della Dda e della Mobile, rito abbreviato per dieci imputati

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Benevento.  

Doveva essere l'udienza riservata alla conclusione della discussione e, probabilmente, alla sentenza, ma tutto è saltato. Il motivo? L'impossibilità di assicurare la presenza, dopo il collegamento in videoconferenza, di un imputato, perchè il carcere di Asti, di cui è ospite, è in isolamento da Covid.

Niente da fare, dunque e nuovo appuntamento il 26 aprile dinanzi al gup di Napoli, che dovrà pronunciarsi sul rito abbreviato a carico delle dieci persone tirate in ballo dall'indagine della Mobile avviata dal sostituto procuratore Assunta Tillo, e poi trasmessa per competenza alla Dda, sul clan Sparandeo.

Si tratta dell'inchiesta che nel gennaio del 2020 era sfociata nell'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nella quale erano state contestate, a vario titolo, le accuse di associazione di stampo camorristico, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, estorsione.

Nel novembre dello scorso anno il pm Luigi Landolfi ha chiesto nove condanne e una assoluzione, proponendo le seguenti pene: 20 anni a Corrado Sparandeo, 64 anni; 18 anni a Carmine Morelli, 61 anni; 15 anni a Carmine Longobardo, 46 anni, di Cisterna; 14 anni a Vincenzo Poccetti, 47 anni, Gabriele De Luca, 32 anni, e Luigi Coviello, 47 anni, di Benevento; 12 anni a Stanislao Sparandeo, 42 anni, e Arturo Sparandeo, 38 anni; 10 anni a Luigi Giannini, 48 anni, di Pomigliano d'Arco. Infine, chiesta l'assoluzione di Vincenzo Mari, 46 anni.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Antonio Leone, Vincenzo Sguera, Gerardo Giorgione, Domenico Dello Iacono, Luca Russo, Michele Sanseverino, Isidoro Spiezia.