Droga a domicilio, arresto bis per la 46enne di Solopaca

Nuova ordinanza ai domiciliari per Angela Fusco, già fermata nell'ottobre del 2020.

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Obbligo di dimora per due giovani di Vitulano e San Lorenzo Maggiore

Solopaca.  

E' finita nuovamente agli arresti domiciliari, dai quali era uscita da un paio di mesi fa – era all'obbligo di firma-, dopo essere stata sottoposta a quel tipo di misura nell'ottobre del 2020. Destinataria dell'ulteriore ordinanza di custodia cautelare, Angela Fusco (avvocato Ettore Marcarelli), 46 anni, di Solopaca, arrestata dai carabinieri in una indagine antidroga diretta dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro.

Si tratta del sequel dell'attività investigativa già sfociata nel precedente provvedimento restrittivo adottato in relazione ai fatti per i quali Fusco, il prossimo 22 settembre, sarà giudicata con rito abbreviato dal gip Loredana Camerlengo. L'ordinanza bis, firmata dal gip Vincenzo Landolfi, riguarda ulteriori circostanze nel mirino degli inquirenti, probabilmente risalenti al periodo del lockdown, con più episodi di cessione tra febbraio ed aprile 2020.

L'obbligo di dimora è stato invece disposto per Luigi Calandriello, 27 anni, di Vitulano, e Nunzio Del Nigro, 23 anni, di San Lorenzo Maggiore - sono stati chiamati in causa per la vendita solo di marijuana ed hashish -, difesi, tra gli altri, dall'avvocato Raffaele Fusco. Mercoledì prossimo l'interrogatorio dell'indagata.

Come è noto, la Fusco era stata fermata la prima volta perchè ritenuta la presunta responsabile di una sorta di servizio di recapito a destinazione degli stupefacenti dopo l'accordo stretto telefonicamente. Kobrett, eroina, marijuana, hashish e cocaina che sarebbero state indicate come confezioni di “sciroppo”, uno dei termini utilizzati nelle conversazioni telefoniche intercettate, e che avrebbe distribuito, dopo averle comprate a Caivano, nel 'Parco Verde'.

Durante l'interrogatorio l'allora 45enne si era assunta la responsabilità dell'acquisto delle sostanze stupefacenti, affermando però di averlo fatto sulla scorta di un mandato da parte di un gruppo di persone di Solopaca che conosce da tempo. Nella stessa occasione aveva escluso ogni attività di spaccio e una qualsiasi forma di guadagno per lei che, del resto, è una consumatrice di 'roba': una dipendenza alla quale, aveva spiegato, non riesce a resistere, che l'aveva spinta, anche durante il lockdown, a procurarseli.

Andava a rifornirsi, quasi ogni giorno, a Caivano – aveva continuato -, ma su incarico di alcuni tossicodipendenti, che spesso le pagavano anche il gasolio per la sua Clio, con la quale raggiungeva l'hinterland napoletano. Perchè proprio lei e non altri? Perchè è donna e, soprattutto incensurata, aveva concluso.