La sua posizione era finita al vaglio del gup di Napoli, ma è stata stralciata, con gli atti trasmessi a Benevento, dopo l'eccezione di incompetenza territoriale, accolta, sollevata dalla difesa. Riguarda un trentacinquenne di Telese Terme, rimasto invischiato in una inchiesta antidroga, diretta dalla Dda, su fatti che risalgono prevalentemente al biennio 2017-2018.
Un'attività investigativa a carico di trentasette persone, quasi tutte napoletane e casertane, alle quali sono state contestate, a vario titolo, le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti e spaccio di stupefacenti. Molte di loro hanno scelto il rito abbreviato, le altre quello ordinario, con il rinvio a giudizio.
Tra gli imputati il 35enne telesino, assistito dall'avvocato Antonio Leone, ritenuto responsabile di una serie di episodi di cessione di cocaina, “in quantità non accertata”, a Telese e nei comuni limitrofi, nel periodo compreso tra aprile e luglio del 2018. Un quadro sul quale dovrà pronunciarsi, come detto, il gup del Tribunale sannita.
Intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed il sequestro di 'roba' hanno supportato un'attività investigativa che avrebbe delineato l'esistenza di una organizzazione che avrebbe agito fino all'agosto del 2019, occupandosi, con ruoli precisi – fornitori, intermediari, corrieri e pusher- dell'approvvigionamento delle sostanze – oltre alla cocaina, anche marijuana ed hashish-, della loro distribuzione e della vendita nelle piazze di spaccio delle province di Napoli e Caserta.