Un giro in macchina, prima di tornare a casa dopo aver partecipato ad una festa di compleanno. Una serata spensierata, Antonio non immaginava che sarebbe stata l'ultima della sua giovanissima esistenza. Aveva 16 anni, studiava all'Istituto per ragionieri. Educato, serio, sempre sorridente, così lo ricordano a Limatola, dove, dalla tarda serata di sabato, nessuno riesce a darsi pace per quel terribile incidente.
Non sarà facile dimenticare quelle immagini devastanti, la Mini Cooper che lungo via San Rocco, dopo un incrocio, si era schiantata contro il muro di un'abitazione, ribaltandosi. Antonio, che era sul sedile posteriore, era stato estratto dall'ammasso di lamiere e trasportato a Caserta, ma inutilmente. Il battito del suo cuore, che avrebbe dovuto scandire i sogni e le speranze che a quell'età si nutrono, si era arrestato per sempre.
Un dramma ora al centro di un'inchiesta, i cui atti saranno poi trasmessi a quella di Benevento, diretta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Oggi pomeriggio l'autopsia di Antonio, poi la salma sarà liberata, per i funerali. L'incarico dell'esame è stato affidato nella tarda mattinata dal sostituto procuratore Mariangela Condello, nel corso di una udienza per la quale è stato 'avvisato' il 23enne di Limatola – è difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli – che era al volante della Mini.
Un appuntamento al quale sono stati invitati anche, ovviamente, i familiari della vittima, rappresentati dall'avvocato Clemente Crisci. Il 23enne, indagato, è al Rummo per una frattura del bacino ed un'emorragia cerebrale, mentre è ricoverato al Fatebenefratelli il 15enne, anch'egli limatolese, che si trovava al fianco del conducente: ha riportato fratture agli arti inferiori.
Le indagini, che saranno supportate dall'analisi delle immagini che qualche telecamera potrebbe aver registrato, e dai risultati dei test ai quali sarà sottoposto il 23enne, puntano a ricostruire quei momenti,a stabilire cosa sia accaduto, perchè la Mini abbia tirato dritto, fino all'impatto. Un urto violentissimo che non aveva dato scampo ad Antonio, che aveva solo 16 anni.