Ha sostenuto di aver bussato alla porta e di essere rimasto sull'uscio dell'abitazione, che aveva raggiunto per ritirare alcune ricette necessarie alla madre. Aggiungendo che, appena l'aveva visto, la moglie, dalla quale è in via di separazione, gli avrebbe urlato di uscire immediatamente e lo avrebbe scaraventato lungo le scale.
A quel punto, lui, arrabbiato, avrebbe afferrato un cestino per i rifiuti e lo avrebbe lanciato in strada, facendolo finire contro l'auto della donna, rimasta danneggiata. Poi sarebbe salito a bordo della sua macchina e si sarebbe allontanato, senza rischiare di investire la consorte.
E' stata questa la versione dei fatti offerta al gip Loredana Camerlengo, nell'udienza di convalida, dal 49enne di Airola arrestato dai carabinieri per stalking e violazione di domicilio.
Difeso dall'avvocato Vittorio Fucci, che ha fatto notare come la ricostruzione del suo assistito fosse confortata dalle dichiarazioni di un figlio, l'uomo ha sottolineato di non aver mai aggredito ed usato violenza nei confronti della coniuge, così come evidenziato dall'altro figlio, minore, ascoltato in relazione ad un episodio accaduto a fine giugno e denunciato dal 49enne.
Al termine, la dottoressa Camerlengo, oltre a chiedere alla Procura alcuni approfondimenti, ha revocato i domiciliari e ha disposto per l'indagato il divieto di avvicinamento alla parte offesa.