Sono una ventina i chilometri di strade non certo scorrevoli percorse all'alba a forte velocità dai banditi che hanno fatto esplodere i Postamat di Ceppaloni e Tocco Caudio (LEGGI ALTRO ARTICOLO), dove in questo caso l'esplosione ha provocato danni anche al Municipio all'interno del quale è ospitato l'Ufficio postale.
Una lunga strada pedemontana che attraversa parte del Taburno, Monte Mauro e le campagne che da Apollosa prima scendono lungo l'Appia, poi risalgono verso San Giovanni e infine a Ceppaloni.
Una strada tortuosa lungo la quale non è escluso siano disseminate telecamere pubbliche e private. E proprio dalle immagini della videosorveglianza presenti sia a Tocco Caudio, sulle pareti del Municipio e dell'adiacente scuola che a Ceppaloni, partono le indagini per capire se i colpi siano o meno opera della stessa banda.
Nel primo caso, intorno alle 3, un'esplosione ha destato il sonno dei residenti del centro del paese. Un botto udito anche a distanza. Scattato l'allarme sul posto sono accorsi i carabinieri della Compagnia di Montesarchio che hanno immediatamente effettuato battute in zona per cercare di rintracciare i malviventi scappati sicuramente a bordo di una, forse due auto. Danni alla struttura e all'interno delle Poste, inagibili, e che dovranno restare chiuse probabilmente per alcune settimane. Nonostante la deflagrazione abbia divelto l'erogatore, la cornice blindata e parte degli arredi e soffitti dei locali, i malviventi non sono riusciti a mettere le mani sui soldi.
Stesse scene, identiche, anche a Ceppaloni. In questo caso l'ufficio è ospitato in una struttura di cemento precompresso dedicata. Danni ingenti anche qui dove sono saltate anche le controsoffittature, cartelli ed altro materiale finito in un terreno adiacente per via dell'esplosione.
Sono ancora in corso le indagini per quantificare l'eventuale – ma sembra che anche in questo caso non siano stati presi soldi – bottino.