Il Fortore vittima di atti vandalici. La sede della Fondazione Lee Iacocca di San Marco dei Cavoti è stata nei giorni scorsi presa di mira e distrutta da vandali. Il tutto è avvenuto nel pomeriggio di sabato 13 giugno, ancora in pieno giorno, e l’allarme è stato data da una signora del posto che abita nelle vicinanze dell’edificio. Non è la prima volta che questo edificio viene preso di mira; aveva, infatti, subito già attacchi nel recente passato e, per questo motivo, era stata già messa in sicurezza dall’attuale amministrazione. Sul luogo che si affaccia su Via Rovagnera, nel pieno centro storico, sono intervenuti immediatamente i carabinieri del comando di Colle Sannita e il Sindaco del paese Giovanni Rossi insieme ad alcuni altri amministratori. Lunedì mattina l’Amministrazione ha sporto denuncia, al momento, contro ignoti. Il presidente del Consiglio Comunale di San Marco dei Cavoti, Angelo Pozzuto, alla luce dei fatti ha commentato “immaginiamo di cambiare la destinazione d’uso della struttura. L’idea iniziale della fondazione, da utilizzare come una sorta di università per corsi post laurea è ormai naufragata e bisogna quindi inventarsi qualcosa di nuovo e di concreto per poterla utilizzare. Diverse sono le ipotesi tra cui una casa di riposo per cui già sono stati presi i primi contatti con diverse società che lavorano nel settore sociale ma si stanno vagliando anche altre proposte.
Si sta pensando di proporla su internet ed attendere che qualcuno faccia poi un’offerta e presenti un progetto realizzabile.” La cosa fondamentale, aggiunge Pozzuto, è che qualsiasi attività vi venga svolta, bisogna attrarre gente a San Marco dei Cavoti. Sono sempre più frequenti gesti di vandalismo che hanno come oggetto le strutture e gli arredi pubblici. È diventato quasi un passatempo, o una moda, accanirsi contro quello che è un patrimonio collettivo che andrebbe tutelato e valorizzato e quando è possibile anche sfruttato, come nel caso della struttura di San Marco dei Cavoti, per portare benefici alla comunità. Di fronte a questi episodi di inciviltà non basta solo la voce degli amministratori ma è necessaria una vera e propria reazione di senso civico dell’intera comunità.
Giuseppe Addabbo