Dagli arresti domiciliari al divieto di dimora in Lombardia, Piemonte, Veneto e Lazio. E' la misura disposta dal gip del Tribunale di Pavia per Ylenia Cicchiello (avvocato Antonio Di Santo), una 33enne di San Lupo, domiciliata a Vigevano, che a febbraio era stata chiamata in causa, al pari di altre undici persone e più società – per tutte è stato chiesto il giudizio immediato, fissato per il 9 settembre – nell'inchiesta della Procura di Pavia e della guardia di finanza su una presunta maxi-truffa dell’Iva sui combustibili che aveva come base la Tecno Petrol, un'azienda di Pavia di cui Cicchiello, che si era poi dimessa, era la responsabile amministrativa.
Nel mirino degli inquirenti il sistema attraverso il quale la ditta avrebbe comprato carburante da paesi dell’Unione europea fingendo, grazie a società intermediarie fasulle che dovevano solo emettere fattura, di aver versato l’Iva. Denaro che invece sarebbe stato chiesto allo Stato come imposta a credito. In questo modo, secondo l’accusa, poteva praticare prezzi più bassi nel rivendere il carburante a grossisti ritenuti compiacenti.