Annullata dal Riesame, in linea con la richiesta dell'avvocato Danilo Riccio, l'ordinanza con la quale a metà aprile il gip Vincenzo Landolfi aveva disposto il divieto di avvicinamento alla parte offesa per un 63enne di Faicchio, indagato per stalking ai danni di una nipote, che avrebbe perseguitato per l'eredità di un'abitazione.
Un addebito che l'uomo aveva respinto durante l'interrogatorio di garanzia, sostenendo che i messaggi – sei, al massimo sette- che le aveva inviato via whatsapp e facebook altro non erano che la sua reazione emotiva di fronte a quel testamento con il quale suo padre aveva lasciato a lei la proprietà di una casa.
Una questione al centro di una controversia di natura civilistica, ma mai sfociata, a suo dire, in parole minacciose nei confronti della ragazza, che abita a due metri da lui e vede ogni giorno, mentre va regolarmente al lavoro. Inoltre aveva aggiuntodi essere rimasto di stucco quando, alla fine del 2018, aveva conosciuto le ultime volontà del genitore vergate nel 2012, perchè riteneva che l'immobile dovesse andare a lui, e non alla nipote, per aver supportato economicamente, ogni mese, l'assistenza all'anziano, che risiedeva con una figlia.