La tesi è che quelle mascherine fossero di un'associazione che sarebbe in fase di accreditamento presso la Protezione civile e che, quindi, non potessero essere vendute. Ecco perchè la guardia di finanza di Solopaca ha sequestrato una cinquantina di dispositivi di protezione in un supermercato a San Lorenzello, contestando una ipotesi di reato di ricettazione al titolare e ad un dipendente comunale che gliele avrebbe fornite, difesi dagli avvocati Angelo Leone e Alessio Iacobelli.
Una storia che ha dell'incredibile, registrata in un momento tanto delicato come quello dell'emergenza sanitaria che stiamo tutti vivendo, e per la quale siamo costretti a restare in casa.
Secondo una prima e inevitabile sommaria ricostruzione, le mascherine rientrano tra quelle che il presidente dell'associazione avrebbe comprato con regolare fattura, e in un numero più consistente, per distribuirle gratuitamente ai cittadini, anche attraverso edicole e locali commerciali. Come il supermercato teatro della 'visita' delle fiamme gialle, evidentemente allertate da una segnalazione.
Al proprietario sarebbero state consegnate dall'impiegato dell'Ente, che avrebbe accennato alla possibilità di una presunta vendita. E' andata davvero così o la vicenda è sottesa da motivazioni legate ad uno scontro politico?