Un allevamento di circa cinquanta suini privi di marche auricolari o tatuaggi identificativi, e custoditi in ricoveri realizzati con travi in legno e lamiere. Lo hanno individuato i carabinieri della Stazione forestale di Sant’Agata de’ Goti alla località Pietracotta.
Il proprietario degli animali, un cinquantottenne residente in un paese limitrofo,non è stato in grado di esibire alcuna documentazione per attestare la loro provenienza. I successivi accertamenti, effettuati consultando anche la Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute, hanno confermato che l’allevamento dei suini era "completamente abusivo, privo di qualsivoglia controllo sanitario perché non censito come azienda zootecnica".
Sul posto è intervenuto il Servizio vVeterinario igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e sanità animale dell'Asl – distaccamento di Montesarchio, che ha provveduto all’identificazione di tutti i suini ed al prelievo di campioni sierologici che sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per accertare l’eventuale presenza di malattia vescicolare e/o di pseudorabbia suina. Al 58enne è stata contestata la detenzione illegale dei capi, per questo sottoposti a sequestro sanitario, con divieto assoluto di movimentazione.