Annullato dalla Cassazione, che ha disposto il rinvio degli atti ad una diversa sezione del Riesame di Benevento, per una nuova valutazione, il sequestro di documenti, telefonini e computer operato dalla guardia di finanza il 23 settembre dello corso anno in un'indagine a carico dell'avvocato- imprenditore Giuseppe Ciccopiedi, 67 anni, di Benevento, dei due figli e della moglie.
Accolto, dunque, il ricorso presentato dagli avvocati Andrea e Matteo De Longis junior contro la decisione con la quale, ad ottobre, il Tribunale sannita aveva confermato il provvedimento, adottato in un inchiesta che, diretta dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal sostituto Assunta Tillo, e coordinata dal procuratore Aldo Policastro, ipotizza gli addebiti di evasione fiscale e riciclaggio.
Come più volte ricordato, sono stati prospettati nell'ambito di una attività investigativa che, partita da un accertamento di natura fiscale portato a termine qualche mese prima, ha messo nel mirino la presunta mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi negli quattro anni ed il destino dei soldi che non sarebbero stati versati all'Erario.
Denaro – l'importo non sarebbe stato quantificato - che sarebbe stato impiegato altrove, attenzione puntata anche su una società bulgara. Il sequestro era scattato nel corso delle perquisizioni che avevano riguardato abitazione, hotel di famiglia e studio dei quattro indagati, dai quali era stato portato via anche materiale informatico, quest'ultimo oggetto di una copia forense.