Morte di Ciccio il parcheggiatore, Cassazione decide a marzo

S. Agata. In I e II grado condannato a 10 anni, per omicidio preterintenzionale, Filippo Lubrano

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Sant'Agata de Goti.  

Sarà discusso il 10 marzo, in Cassazione, il ricorso contro la sentenza con la quale la Corte di appello, il 26 settembre del 2018, aveva confermato la condanna a 10 anni per Filippo Lubrano (avvocati Ettore Marcarelli ed Antonio Biscardi), 37 anni, di San'Agata dei Goti, che la Corte di assise di Benevento, il 10 ottobre del 2016, aveva riconosciuto responsabile dell'omicidio preterintenzionale di Francesco Ciervo, 69 anni, anch'egli santagatese, morto il 1 agosto del 2015 all'ospedale di Caserta, dove era ricoverato da due giorni.

In primo e secondo grado Lubrano è stato ritenuto l'autore del gesto violento che aveva determinato la fine dell'esistenza di Ciccio il parcheggiatore. Uno schiaffo l'aveva centrato al volto, facendolo rovinare a terra, dove aveva battuto la testa. Era la sera del 30 luglio di cinque anni fa. l

L'autopsia curata dal medico legale, la dottoressa Monica Fonzo,Di qui, aveva accertato un'emorragia cerebrale post traumatica risultata fatale, scatenata dalle “tre fratture nella zona occipitale determinate dall'impatto con l'asfalto”.

Per Lubrano sono anche stati stabiliti l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici ed il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della moglie e dei tre figli di Ciervo, rappresentati dall'avvocato Alessandro Della Ratta.