Torna a bruciare lo Stir di Casalduni. Il nuovo allarme è scattato nella notte, intorno all'una, quando le fiamme sono divampate in uno dei capannoni dell'impianto di trattamento dei rifiuti. E' lo stesso interessato da un incendio scoppiato nello scorso agosto, a distanza di un anno da un altro rogo che aveva pesantemente danneggiato la struttura.
Al lavoro, da ore, i vigili del fuoco, che stanno cecando di domare ogni possbile focolaio. Avviate le indagini, sul posto i carabinieri.
"Verso le 00.40 - racconta Pasquale Iacovella, sindaco di Casalduni e presidente dell'Ato rifiuti sannita - sono stato avvisato dal mio vice della presenza di una colonna di fumo sullo Stir. Dopo cinque minuti eravamo sul posto ed abbiamo allertato vigili del fuoco e carabinieri. Il capannone interessato è quello del post stabilizzazione, custodisce materiale tritovagliato che doveva andare al termovalorizzatore di Acerra".
E ancora: "È una parte più piccola dell’impianto con circa 200 tonnellate di rifiuti. Fortunatamente abbiamo dato l’allarme subito, verso le 4 l’incendio era domato, permettendo ai vigili del fuoco di iniziare a smassare i rifiuti per tenere bassa la temperature ed evitare una nuova combustione".
Un episodio "difficile da accettare - conclude Iacovella - in un impianto in cui è presente una guardia armata che dovrà riferire cosa effettivamente sia successo".