Una persona arrestata, l'altra sottoposta a fermo. Una di Forchia, l'altra di Arienzo, entrambe chiamate in causa dalle indagini del sostituto procuratore Maria Colucci e dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio e delle Stazioni di Arpaia ed Arienzo sull'accoltellamento di un 30enne originario di Genova, ma senza fissa dimora – una notizia anticipata ieri da Ottopagine - ,rinvenuto sanguinante lungo la statale Appia, a Forchia, nei pressi di un distributore di carburante.
Un episodio che gli investigatori ritengono di aver chiarito, alla base del quale ci sarebbe una lite scoppiata in precedenza tra i due indagati e la vittima, soccorsa e trasportata al Rummo, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico.
In carcere è finito Cristian De Francesco, 18 anni da poco compiuti, di Arienzo, indiziato di tentato omicidio: sarebbe lui il presunto autore del gesto, mentre gli arresti domiciliari sono stati disposti per Mario Verlezza, 51 anni, di Forchia, commerciante, per il quale è stata prospetta un'ipotesi di favoreggiamento: avrebbe cercato di far sparire alcune tracce di sangue sul teatro dell'accoltellamento. Che, sostengono gli inquirenti, si sarebbe verificato nei pressi della sua attività, a Forchia.
Rinvenuto e sequestrato dai carabinieri - era stato nascosto sotto una pietra nella boscaglia di una frazione di Arienzo- il coltello a serramanico che sarebbe stato adoperato dal 18enne, che non avrebbe risposto alle domande dopo essere stato bloccato dai militari. Ora è nella casa circondariale di contrada Capodimonte, in attesa dell'udienza di convalida dinanzi al Gip, nel corso della quale sarà assistito dall'avvocato Claudio Sgambato.