Droga Spagna-Italia, ancora annullate con rinvio 2 condanne

Nuova pronuncia della Cassazione su Sauchella e Cerulo

Torrecuso.  

Nuovamente annullate con rinvio le condanne a 10 e 5 anni, rispettivamente, per Antonio Sauchella, 45 anni, di Torrecuso, e Ivan Cerulo, 38 anni, di Foglianise- entrambi difesi dall'avvocato Nico Colangelo-, che nel 2012 erano rimasti invischiati in un'indagine della Dda di Napoli e dei carabinieri di Torre Annunziata su un 'giro' di droga sull'asse Spagna-Italia.

Nel mirino degli inquirenti era finita l'importazione dalla penisola iberica di cocaina, hashish e marijuana  poi piazzati in Campania, Emilia Romagna e Lombardia. Ventinove le misure cautelari eseguite all'epoca, con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e spaccio.

Sauchella, ritenuto capo e promotore dell'organizzazione, al pari di un'altra persona, era stato condannato in primo grado a 22 anni, poi diventati 16 in appello con una sentenza che la Suprema Corte aveva 'cassato' nel 2017, rinviando il vaglio della sua posizione dinanzi ad una diversa sezione della Corte di appello, che aveva stabilito per Sauchella la pena di 10 anni. Una pronuncia che, come detto, è stata annullata, con atti trasmessi ancora alla Corte di appello.

Dal canto suo, a Cerulo erano stati inflitti, come membro dell'associazione, 9 anni e 4 mesi, ridotti in secondo grado a 6 anni e 8 mesi. Nel 2017, però, la Cassazione aveva annullato la sentenza sul capo della partecipazione associativa, rinviando gli atti alla Corte di Appello, che lo aveva assolto dall'addebito associativo e l'aveva condannato a 5 anni per spaccio. Una decisione, quest'ultima, nuovamente annullata dalla Suprema Corte, sempre con rinvio.