Un mese e mezzo fa era stato sottoposto ad un fermo di pg e, poi, al divieto di dimora. La stessa misura disposta nuovamente, stavolta dal gip Gelsomina Palmieri, per Marco Senneca, 19 anni, di Telese, chiamato in causa anche dal secondo troncone di un'indagine del sostituto procuratore Flavia Felaco affidato ai carabinieri della Stazione della cittadina termale.
Nel mirino degli inquirenti tre episodi di natura estorsiva di cui sarebbero rimasti vittime altrettanti giovani, fermati in strada, minacciati e costretti a sborsare il denaro di cui erano in possesso: al massimo una decina di euro. Condotte contestate a Senneca in concorso con un minore, che in precedenza avevano riguardato un commerciante.
Una situazione finita al centro di un'attività investigativa condotta anche dagli agenti del locale Commissariato. Erano stati loro, il 19 marzo, a fermare a Caserta e condurre in carcere Senneca, rintracciato nell'abitazione di uno zio, poi rimesso in libertà, con il divieto di dimora, dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nella stessa occasione erano stati bloccati, colpiti da una ordinanza in carcere, anche due minori. A tutti era stata contestata la pretesa di non pagare le consumazioni in una kebaberia e la minaccia di incendiare e distruggere il locale.
Più ampio invece lo scenario delineato dalle indagini dei carabinieri, sfociate, come detto, nell'ulteriore divieto di dimora a carico di Senneca, difeso dall'avvocato Salvatore Verrillo.