Dal giorno in cui la bufera aveva investito Palazzo Mosti sono trascorsi 6 anni e 3 mesi. Quella mattina– l'8 gennaio del 2013 – Benevento era stata svegliata dal fragore di un blitz scandito dall'esecuzione di più misure cautelari, poi attenuate e revocate.
Enorme il clamore scatenato da un'operazione denominata come il titolo del film (Mani sulla città) del grandissimo Francesco Rosi, inevitabili le polemiche politiche sull'amministrazione guidata all'epoca dal sindaco Fausto Pepe – rieletto nel 2011 -, sugli assessori della sua giunta, sulla struttura dirigenziale e tecnica dell'Ente ed una serie di titolari di imprese.
Nel mirino dell'inchiesta del sostituto procuratore Antonio Clemente e della Digos erano finiti appalti e forniture di beni e servizi del Comune di Benevento. Attenzione puntata sulla pedonalizzazione del centro storico, sul Parco archeologico e del verde di Cellarulo, sui rapporti con alcuni imprenditori e la cooperativa San Valentino.
Vicende racchiuse in una trentina di capi di accusa, per la metà dei quali, nel giugno 2018, è scattata la declaratoria di prescrizione che si è tradotta nella definitiva uscita di scena di otto dei quarantotto imputati rinviati a giudizio nel luglio del 2014. Oggi la sentenza per le altre quaranta persone (e dodici società), al termine di un dibattimento durato quattro anni. La pronuncerà alle 14.30, dopo una camera di consiglio di tre ore, il Tribunale (presidente Fallarino, a latere Rotili e Telaro).
AGGIORNAMENTI
ORE 14.35
Quattro le condanne, per il resto assoluzioni e prescrizioni. La condanna a 2 anni, pena sospesa, per abuso d'ufficio (i servizi appaltati alla cooperativa San Valentino per il Parco archeologico e calata Olivella), è stata stabilita per Roberto la Peccerella, 61 anni, di Benevento, dirigente del settore Lavori pubblici, Cosimo Nardone, 67 anni, di Montesarchio, vicepresidente della cooperativa sociale San Valentino, Aldo Damiano, 54 anni, di Benevento, ex assessore ai Lavori pubblici e consigliere comunale, Andrea Lanzalone, 51 anni, di Benevento, dirigente del settore Finanze di Palazzo Mosti. Per tutti, interdetti dai pubblici uffici per una durata pari alla pena detentiva inflitta, anche il risarcimento dei danni in favore del Comune.
Il capitolo delle assoluzioni
Assolti dall'abuso d'ufficio (servizi alla cooperativa e calata Olivella), perchè il fatto non sussiste, Fausto Pepe, 56 anni, ex sindaco di Benevento, e Mario Ferraro, 66 anni, di Montesarchio, presidente della cooperativa sociale San Valentino; e, con la stessa motivazione, per i servizi di telefonia, Annamaria Villanacci, 55 anni, di Benevento, dirigente del settore Servizi sociali del Comune, Pepe, Damiano, Nardone e Lanzalone. Assolti per non aver commesso il fatto, da un addebito di abuso e truffa sulla pedonalizzazione del centro storico, Cipriano Di Puorto, 51 anni, di Cancello Arnone, presidente del ‘Consorzio Stabile Archè’; Maurizio Lando (anche corruzione), 48 anni, di Casolla, amministratore della ‘Diamont Road’ e già amministratore della ‘Costruendo srl’; Angelo Diana, 59 anni, di Casal di Principe, tecnico di fiducia di Cavaliere; Giuseppe Somma, 70 anni, di Benevento, geometra del Comune.
Assolti perchè il fatto non sussiste, dalle accuse a vario titolo di corruzione, corruzione elettorale, concussione elettorale, concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, truffa, falso, peculato, lottizzazione abusiva, Luigi Boccalone, 55 anni, di Benevento, ex assessore alle Finanze e presidente del Consiglio comunale, Antonio Cavaliere, 69 anni, di San Cipriano d’Aversa, direttore tecnico della ‘Costruendo srl’; Aldo Damiano, Pietro Ciardiello, 71 anni, di Benevento, amministratore unico della ‘Ing. Pietro Ciardiello; Di Puorto, Ferraro, Giovanni Fantasia, 67 anni, ufficiale della polizia municipale, La Peccerella, Lando, Lanzalone, Lorena Lombardi, 51 anni, di Foglianise, dirigente del settore Ambiente del Comune, Renato Lisi, 67 anni, di Benevento, già assessore alla Formazione al lavoro e presidente della Commissione urbanistica, Nardone, Giuseppe Pellegrino, 60 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici, Giovanni Pallotta, 45 anni, di Benevento, Pepe, Claudio Mosè Principe, 63 anni, di Benevento, già assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Racioppi, 59 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici del Comune, Vincenzo Rosiello, 65 anni, di Benevento, ingegnere, Mario Siciliano, 55 anni, di Benevento, imprenditore, amministratore della ‘Sima’ e procuratore della ‘Gesico’, Somma, Luigi Tedesco, 35 anni, di Torrecuso, amministratore unico della ‘Artistica srl’, Giancarlo Sperduti, 72 anni, di Benevento, geometra del Comune, Achille Timossi, 59 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici; Villanacci e Silvano Capossela, 55 anni, di Benevento, direttore tecnico della ‘Progettare e Kostruire srl’ e della ‘Costruzione e Restauri Capossela srl.
Le prescrizioni
Il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati di abuso d'ufficio, truffa, false fatture e corruzioni, prospettati a vario titolo, è stato dichiarato nei confronti di La Peccerella, Pellegrino, Racioppi, Timossi, Cavaliere, Andrea Scocca, 67 anni, di Benevento, architetto del Comune, Pepe, Mario De Lorenzo, 69 anni, di Benevento, architetto del Comune, Damiano, Siciliano, Fernando Capone, 62 anni, di Buonalbergo, già dirigente del settore Lavori pubblici; Antonio Cusano, 68 anni, di Vitulano, ingegnere; Giovanni Cusano, 61 anni, di Vitulano, già appartenente al Corpo forestale; Ludovico Papa, 68 anni, di Benevento, architetto; Vincenzo Reppucci, 67 anni, di Benevento, già appartenente al Corpo forestale; Anna Maria Sparandeo, 74 anni, di Benevento; Raffaella Reppucci, 41 anni, di Benevento; Angelo De Maria, 35 anni, di Acerra, già amministratore della ‘Sama sas’; Salvatore Maggio, 63 anni, di Casandrino, titolare di una ditta; Antonio Chiantese, 35 anni, di Sant’Antimo, amministratore della ‘Sama sas’; Capossela, Giovanna Bianchini, 83 anni, di Benevento, amministratore della ‘Costruzioni e Restauri Capossela; Rosiello, Lisi e Boccalone.
Infine, esclusa la responsabilità delle società' Artistica srl', Consorzio Archè, 'Gesico', 'Sama Costruzioni', 'Impresa Salvatore Maggio', 'Pietro Ciardiello srl', 'Siciliano Mario impresa edile', 'Siciliano Giuseppe impresa edile', 'Costruzioni e restauri Capossela', 'Pdg di Pallotta Giovanni', 'Costruendo', 'Progettare e Kostruire', dagli illeciti loro ascritti, perchè il fatto non sussiste.
Le richieste del Pm
Il pm Assunta Tillo, che ha ereditato la parte finale del dibattimento dopo il trasferimento delle colleghe Nicoletta Giammarino e Maria Scamarcio, che lo avevano gestito in precedenza, aveva chiesto sedici condanne, diciannove assoluzioni (dodici sono società) e la dichiarazione di intervenuta prescrizione per i reati contestati ad altre diciassette posizioni.
In particolare, il Pm aveva proposto 8 anni per Luigi Boccalone, 55 anni, di Benevento, ex assessore alle Finanze e presidente del Consiglio comunale – concussione e corruzione -; 6 anni (concussione e corruzione) e 5 anni (falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa) per Aldo Damiano, 54 anni, di Benevento, ex assessore ai Lavori pubblici e consigliere comunale ; 4 anni, per corruzione, per Giovanni Racioppi, 59 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici del Comune; Pietro Ciardiello, 71 anni, di Benevento, amministratore unico della ‘Ing. Pietro Ciardiello; Luigi Tedesco, 35 anni, di Torrecuso, amministratore unico della ‘Artistica srl’; Antonio Cavaliere, 69 anni, di San Cipriano d’Aversa, direttore tecnico della ‘Costruendo srl’; 7 anni per Claudio Mosè Principe, 63 anni, di Benevento, già assessore ai Lavori pubblici – concussione e corruzione -; 8 anni per Mario Siciliano, 55 anni, di Benevento, imprenditore, amministratore della ‘Sima’ e procuratore della ‘Gesico’- concussione, corruzione e violazioni tributarie; 5 anni per Mario Ferraro, 66 anni, di Montesarchio, presidente della cooperativa sociale San Valentino, e Cosimo Nardone, 67 anni, di Montesarchio, vicepresidente della cooperativa sociale San Valentino- falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa; 4 anni e 6 mesi per Andrea Lanzalone, 51 anni, di Benevento, dirigente del settore Finanze di Palazzo Mosti – falso, abuso d'ufficio e truffa; 5 anni per Fausto Pepe, 56 anni, ex sindaco di Benevento – falso, corruzione elettorale, abuso d'ufficio e truffa; 7 anni e 6 mesi per Roberto La Peccerella, 61 anni, di Benevento, dirigente del settore Lavori pubblici- concussione, abuso d'ufficio, truffa e falso; 3 anni e 6 mesi per Lorena Lombardi, 51 anni, di Foglianise, dirigente del settore Ambiente del Comune – falso e abuso d'ufficio; 1 anno e 6 mesi per Andrea Scocca, 67 anni, di Benevento, architetto del Comune- truffa; 3 anni per Giovanni Fantasia, 67 anni, ufficiale della polizia municipale – falso.
Il Pm aveva inoltre chiesto l'assoluzione di Pepe e Lanzalone da un addebito di peculato, di Renato Lisi, 67 anni, di Benevento, già assessore alla Formazione al lavoro e presidente della Commissione urbanistica, e di Vincenzo Rosiello, 65 anni, di Benevento, ingegnere, da quello di corruzione; e, da ogni imputazione, di Cipriano Di Puorto, 51 anni, di Cancello Arnone, presidente del ‘Consorzio Stabile Archè’; Maurizio Lando, 48 anni, di Casolla, amministratore della ‘Diamont Road’ e già amministratore della ‘Costruendo srl’;Angelo Diana, 59 anni, di Casal di Principe, tecnico di fiducia di Cavaliere; Annamaria Villanacci, 55 anni, di Benevento, dirigente del settore Servizi sociali del Comune;Giuseppe Somma, 70 anni, di Benevento, geometra del Comune.
Proposta l'assoluzione delle società (“Per loro l'istruttoria è stata carentissima”, ha detto il Pm) 'Artistica srl', Consorzio Archè, 'Gesico', 'Sama Costruzioni', 'Impresa Salvatore Maggio', 'Pietro Ciardiello srl', 'Siciliano Mario impresa edile', 'Siciliano Giuseppe impresa edile', 'Costruzioni e restauri Capossela', 'Pdg di Pallotta Giovanni', 'Costruendo', 'Progettare e Kostruire'.
Infine, era stata chiesta la dichiarazione di intervenuta prescrizione per Giuseppe Pellegrino, 60 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici; Achille Timossi, 59 anni, di Benevento, ingegnere del settore Lavori pubblici; Antonio Chiantese, 35 anni, di Sant’Antimo, amministratore della ‘Sama sas’; Mario De Lorenzo, 69 anni, di Benevento, architetto del Comune; Angelo De Maria, 35 anni, di Acerra, già amministratore della ‘Sama sas’; Salvatore Maggio, 63 anni, di Casandrino, titolare di una ditta; Giovanna Bianchini, 83 anni, di Benevento, amministratore della ‘Costruzioni e Restauri Capossela; Silvano Capossela, 55 anni, di Benevento, direttore tecnico della ‘Progettare e Kostruire srl’ e della ‘Costruzione e Restauri Capossela srl; Fernando Capone, 62 anni, di Buonalbergo, già dirigente del settore Lavori pubblici; Antonio Cusano, 68 anni, di Vitulano, ingegnere; Giovanni Cusano, 61 anni, di Vitulano, già appartenente al Corpo forestale; Giovanni Pallotta, 45 anni, di Benevento; Ludovico Papa, 68 anni, di Benevento, architetto; Raffaella Reppucci, 41 anni, di Benevento; Vincenzo Reppucci, 67 anni, di Benevento, già appartenente al Corpo forestale; Anna Maria Sparandeo, 74 anni, di Benevento; Giancarlo Sperduti, 72 anni, di Benevento, geometra del Comune.
Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Sergio Rando, Angelo Leone, Roberto Prozzo, Massimiliano Cornacchione, Grazia Luongo, Gino De Pietro, Andrea De Longis junior, Luigi Giuliano junior, Andrea De Longis senior, Dario Vannetiello, Marcello D'Auria, Guido Principe, Roberto Verusio, Mario Verrusio, Claudio Sgambato, Nunzio Gagliotti, Raffaele Scarinzi, Italo Palumbo, Carmen Esposito, Federico Paolucci, Alessandro Diana, Mauro Iodice, Pierluigi Arigliani, Mario Chiusolo, Mario Angelino, Vincenzo Grimaldi, Biagio Bianco, Fabio Ferraro, Giuseppe Stellato, Raffaele Tibaldi, Natascia Pastore, Giusida Sanseverino.
Per le parti civili – il Comune di Benevento ed un cittadino -, rispettivamente, gli avvocati Valeria Crudo e Daniela Farese.