In primo grado erano stati tutti condannati per maltrattamenti, ma in appello la situazione è stata completamente ribaltata. Perchè la Corte, che avrebbe potuto dichiarare l'intervenuta prescrizione del reato, li ha assolti perchè il fatto non sussiste.
E' la sentenza pronunciata al termine del processo relativo ad una vicenda inclusa tra il 2001 ed il 2007, per la quale, nel febbraio 2014, il giudice Loredana Camerlengo aveva inflitto 1 anno e 6 mesi, pena sopesa, ad Angelo Giaquinto, all'epoca sindaco di Bucciano, e agli assessori Giuseppe Ciambriello e Stefano Napolitano, e 1 anno, pena sospesa, a Carla Moscato, segretaria del Comune di Bucciano.
Disposto anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile: una dipendente dell'Ente, rappresentata dall'avvocato Fabrizio Crisci, che da responsabile dell'ufficio Ragioneria era stata trasferita all'ufficio di Staff, in un locale privo di telefono e con l'unico compito di fotocopiare le riviste. Una situazione di isolamento e demansionamento, secondo l'accusa, che aveva creato problemi all'impiegata.
Ora la pronuncia dei giudici di appello e l'assoluzione degli imputati, difesi dagli avvocati Pietro Palma, Paolo Abbate e Claudio Sgambato.