“Crediamo fortemente nella giustizia italiana e vogliamo che venga applicata nel modo giusto”. Si chiude così una nota, inviata attraverso l'avvocato Carlo Fucci, di Franco Meccariello, compagno di Antonella, la 36enne di Sant'Agata dei Goti rimasta gravemente ferita dall'esplosione di un ordigno all'esterno della tendostruttura nella quale stava festeggiando il Capodanno.
“Con la famiglia Tuosto – scrive -abbiamo deciso di chiarire la nostra posizione riguardo alle notizie riportate dalla stampa locale negli ultimi giorni. Nella notte tra domenica e lunedì sono stati strappati i sigilli apposti alla tensostruttura di piazza Trieste, dissequestrata nella giornata di lunedì. La polizia municipale ha notato, prima che l'area venisse dissequestrata, che era stata violata ed ha ipotizzato il dolo. Abbiamo letto e sentito che poteva trattarsi di una bravata o di un furto delle poche cose rimaste nel tendone. Noi non sappiamo con esattezza cosa sia accaduto nella notte precedente al dissequestro, però vogliamo accendere i riflettori su questa vicenda, avere la certezza che nessun aspetto sia sottovalutato e che gli inquirenti prendano in considerazione anche questo ultimo avvenimento. Abbiamo avuto modo di leggere commenti e dichiarazioni sconcertanti sui social. Non siamo contenti perchè non vogliamo far passare il messaggio che tutto è frutto di casualità, non sarebbe giusto per tutto ciò che Antonella ha vissuto nell'ultimo mese e per tutti i disagi che noi stiamo affrontando e dovremo affrontare in futuro. Prima che il tendone venisse dissequestrato, era stato aperto in più punti. Non accettiamo l'idea che si parli di atto vandalico o bravata, prima di avere gli elementi necessari per dare un nome alla 'strana coincidenza'. Per noi è di fondamentale importanza capire cosa è accaduto, attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza. Da subito abbiamo chiesto solo giustizia ed è nostra intenzione ottenerla. Non ci fermeremo fino a quando non riusciremo a perseguire quello che è diventato l'obiettivo delle nostre vite”.