Rapinata in casa di notte, rito abbreviato per 4 maddalonesi

Arrestati a gennaio per il colpo compiuto a Dugenta nell'abitazione di una 68enne

Benevento.  

Il pm Flavia Felaco aveva proposto il giudizio immediato, al quale la difesa ha replicato con la richiesta di rito abbreviato. Sarà il gup Maria Ilaria Romano a pronunciarsi sulle quattro persone di Maddaloni che lo scorso 10 gennaio erano state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Caserta, a Valle di Maddaloni, per una rapina compiuta nella notte a Dugenta.

Si tratta di Luigi Cioffi, 54 anni, Vincenzo Tedesco, 49 anni, e dei fratelli Francesco e Andrea Mingione, di 46 e 48 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine e da giugno ai domiciliari, difesi dagli avvocati Michele Ferraro, Mario Mangazzo, Carlo Perrotta e Francesco Liguori.

Sono ritenuti responsabili dell'incursione della quale aveva fatto le spese una 68enne di Dugenta, sola in casa, poi medicata per le ferite riportate. Secondo gli inquirenti, mentre Andrea Mingione faceva da palo (e da autista della Panda servita per la fuga), gli altri tre – volto coperto da cappucci e scaldacolli – avrebbero forzato il portoncino d'ingresso e si sarebbero introdotti nell'abitazione della malcapitata. Dopo averle chiuso la bocca con una mano, per impedirle di gridare, l'avrebbero ripetutamente minacciata.

“Tadd sta zitt... Tadd sta zitt.. sinno' t'accirimm”, le avrebbero detto, chiedendole di indicare dove fosse “la borsa con ii soldi”. Momenti di terrore per la poverina, alla quale, utilizzando del sapone liquido, era stata sottratta la fede nuziale. Dopo aver arraffato anche un crocifisso ed un paio di orecchini d'oro, gli autori del raid se l'erano squagliata.

La Panda sulla quale viaggiavano era stata intercettata dai militari, nel frattempo allertati dai colleghi sanniti, in territorio casertano. Il conducente dell'auto aveva cercato di allontanarsi, ma era stato inutile. E sia lui, sia gli altri uomini a bordo erano finiti in carcere.

Esp