Otto mesi, pena sospesa, ed il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile. E' la condanna stabilita dal gup Loredana Camerlengo, che ha anche revocato il divieto di avvicinamento al quale era sottoposto, per un 55enne della Valle Telesina – è stato difeso dagli avvocati Antonio Leone e Mario Tomasiello - ritenuto responsabile di stalking ai danni dell'ex moglie. Atti ritenuti persecutori, che sarebbero iniziati nel 2016 con la domanda di separazione avanzata dalla donna.
Fatti al centro di un'indagine del sostituto procuratore Marilia Capitanio e dei carabinieri, nel mirino le condotte, più volte al centro di querele, prospettate a carico dell'uomo. Lui l'avrebbe minacciata ripetutamente, l'avrebbe tempestata di telefonate e messaggi, l'avrebbe attesa sotto casa e inseguita negli spostamenti.
Un quadro indiziario sfociato nell'ottobre 2017 nel divieto di avvicinamento imposto all'allora 54enne, che durante l'interrogatorio aveva spiegato le sue azioni solo con la voglia di rivedere il figlio. Una possibilità che gli sarebbe stata preclusa dal dicembre 2016, nonostante un provvedimento del giudice. Argimenti che aveva poi ribadito con forza anche nello scorso settembre dinanzi alla dottoressa Camerlengo, che oggi, come detto, l'ha condannato.
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